La vita misteriosa di Michelangelo Merisi detto ''Caravaggio''

Gustavo Zagrebelsky

Non azzarderei mai né tanto meno accarezzerei l’utopia di essere il biografo del mitico Caravaggio. Se nel 2021 sento l’esigenza culturale di celebrarlo è per placare la mia anima irrequieta proiettata nel ricordo del Caravaggio, attraverso i segreti della sua vita misteriosa raccontati dal mio grande Maestro Maurizio Calvesi, docente di Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Palermo Facoltà di Lettere Classiche, Preside Giusto Monaco.

Nel 1970 ho avuto la fortuna di avere come Docente di Storia dell’Arte il Prof Maurizio Calvesi, il più grande critico d’Arte riconosciuto in tutta la Penisola Italiana. Con il Prof Maurizio fu amore a prima vista e ci scambiammo per tre lunghi anni tenerezze ed insegnamenti. Andavo spesso a dormire a casa del mio maestro che non si stancava mai di rivelarmi i grandi segreti dei Pittori più famosi nella Storia dell’Arte Italiana. Caravaggio e Pietro Novelli detto il Monrealese, erano i suoi pittori preferiti. Caravaggio nacque nel 1571 e morì nel 1610; si trasferì a Roma nel 1592 ed iniziò a lavorare con eccellenti pittori, quali il Cavalier D’Arpino e con Antiveduto Grammatica. A causa dell’eccessivo stress si ammalò e fu ricoverato presso l’Ospedale della Consolazione, dove non si stancò mai di dipingere.


A questo periodo risalgono gli autoritratti allo specchio tra cui il Bacchino Malato esposto presso la Galleria Borghese; ottenne in questo periodo un grande successo dipingendo I Bari per il cardinale Francesco Maria Del Monte che lo proteggerà a vita. Tra il 1600 ed il 1601 dipinse la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo sulla via di Damasco. Malauguratamente il terribile Fato ed il Tempo mafioso, congiuravano contro il Caravaggio; Michelangelo Merisi era un violento, trasportato dalla sua maledetta mappa genetica vs il crimine e l’attività delittuosa, amava i duelli e non si tirava mai indietro se qualcuno lo sfidava.


Nel 1606 Caravaggio uccide in un duello all’ultimo sangue, Ranuccio Tomassoni; si da alla latitanza rifugiandosi per un breve periodo a Napoli e secondariamente a Malta, dove realizza la Decollazione di San Giovanni Battista e tante altre opere. Ho visitato nei miei continui viaggi a Malta per motivi di lavoro con il mio Consorzio di Alta Moda CO.AR.ME. tutte le chiese dove sono esposte le tele del Caravaggio. Caravaggio fece ritorno a Messina ed a Napoli in attesa della grazia da parte di Paolo V Borghese, ottenuta grazie all’invio del celebre dipinto Davide e Golia. Caravaggio morì a Porto Ercole presso il sanatorio di Santa Maria Ausiliatrice.
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