Un tuffo nel passato per raccontare la Monreale del ‘500

Ieri incontro “a tema” alla biblioteca comunale Santa Caterina. LE FOTO

MONREALE, 15 giugno – Raccontare una pagina della storia di Monreale. La Monreale del Cinquecento, quel secolo d'oro di cui furono protagonisti importanti arcivescovi, principi mecenati e il più illustre poeta del rinascimento siciliano, il poeta "maledettissimo", per dirla con Sciascia, Antonio Veneziano.

Questo il tema dell'incontro che ieri pomeriggio si è svolto al Santa Caterina. Un'iniziativa posta sotto il segno del "neonato" Patto per la Lettura, patrocinata dal Comune e realizzata in sinergia con l'Archivio Storico Comunale e la Biblioteca comunale. Alla conversazione con un pubblico giovane ed interessato, coordinata da Romina Lo Piccolo, hanno dato significativi contributi Toni Corso, operatore dell'Archivio Storico comunale, don Giovanni Vitale, direttore dell'Archivio Storico Diocesano, Salvatore Demma, autore di romanzi di ambientazione storica e la giornalista Maria Modica. Tanti i focus sul contesto ricostruito: la signoria feudale di Monreale e il potere temporale degli arcivescovi, le visite regie e pastorali, l'epidemia di fine '500 e il barreggiamento, le delazioni al tribunale dell'Inquisizione, la fondazione di istituti sociali, lo sviluppo urbanistico e le attività culturali.

Ad inanellare i vari interventi la lettura dei versi di Antonio Veneziano, affidata a Vincenzo Giaconia, sintesi di un'epoca che come il suo interprete maggiore presenta luci ed ombre, armonia e contraddizioni. Particolarmente soddisfatta l'assessore ai Beni Culturali Letizia Sardisco che ha auspicato la possibilità che i giovani possano trovare ulteriori spazi di approfondimento sulla nostra storia e sul nostro patrimonio culturale.