Le restrizioni? Dobbiamo osservarle, ma vi portiamo la novena a casa

Intervista al rettore del Santuario della Collegiata, don Giuseppe Salamone. IL VIDEO

MONREALE, 27 aprile – Nonostante le restrizioni, nonostante i divieti, nonostante il “magone” allo stomaco sapendo che anche quest’anno “u Signuri mmenz’a strata” non sarà realtà, l’affetto e la devozione dei monrealesi per il SS:Crocifisso non verranno meno.

La riprova sono state le prime serate di novena, che si sono svolte secondo le regole previste dalle attuali norme anti-covid, che hanno ribadito, ancora una volta, casomai ci fosse stato qualche dubbio, che la figura del Patruzzu Amurusu è sempre centrale nei cuori dei monrealesi.
Quest’anno, a differenza di quello passato, le funzioni religiose avvengono con il contingentamento degli ingressi (l’anno scorso era tutto a porte chiuse), con l’aggiunta della diretta televisiva su TRM (oltre che sui social) organizzata per consentire anche a chi ha poca dimestichezza con gli apparati tecnologici di oggi, di poter seguire le celebrazioni.


Ed i risultati finora sono stati più che soddisfacenti. Grandi ascolti, grande partecipazione, anche a distanza. Insomma, per dirla con linguaggio televisivo, il Crocifisso ha sempre un grandissimo share.
Di questo abbiamo parlato, nel corso di una chiacchierata amichevole, con il rettore del Santuario del SS.Crocifisso alla Collegiata, don Giuseppe Salamone. “Non possiamo venir meno alle regole – ci ha detto il sacerdote – dobbiamo farcene una ragione, essendo in presenza di una situazione oggettiva a livello mondiale, ma vi portiamo la novena a casa. L’immagine del Crocifisso scalda sempre i cuori”.
Guarda l’intervista completa nel video pubblicato in basso.