Quell’anno veniva pubblicato un articolo sul pannello in maiolica della Collegiata
In concomitanza con i festeggiamenti in onore e devozione del Santissimo Crocifisso di Monreale, edizione 398^ anno 2024, venerato nella chiesa Collegiata di questa nostra Città, cuore vivo e pulsante dei cristiani cattolici, riportiamo integralmente quale evento documentario trascorso, l’articolo pubblicato su Comunita’ Nuova, (periodico di Cultura e Attualità, anno V – n.11 -24 nov. 1973), dal titolo “Restaurato il più grande pannello maiolicato del ‘700” del quale è stato direttore responsabile il professore Pino Giacopelli.
Un ulteriore frammento storico aggiunto “per coltivare la storia, per arricchire sempre più, conoscere e far conoscere l’origine e lo sviluppo del culto del ss. Crocifisso nella nostra Monreale” per dirla con le parole pronunciate da mons. Lorenzo Bertolino, allora parroco della Chiesa Collegiata in occasione della presentazione nel lontano anno 1988 del testo scritto dal professore Giuseppe Schirò “Proteggerò questa città…” Fede e cultura di un popolo: “il Crocifisso di Monreale”.
“Restaurato il più grande pannello maiolicato del ‘700”
In coincidenza con le celebrazioni indette per festeggiare il decennio di istituzione della Parrocchia del SS. Crocifisso alla Collegiata di Monreale, è stata scoperta la maiolica settecentesca sistemata all’insegna dell’abside della insigne chiesa.
Si tratta di un pannello di miolica policroma del ‘ 700 raffigurante il Crocefisso opera di frà Giuseppe Mariani. E’ il più grande pannello del genere in Italia per quell’epoca.
La superficie è di circa 50 mq. con 1500 mattonelle. Il Crocifisso vi è rappresentato in una festa di colori, sotto un ricco baldacchino azzurro, tenuto aperto da angeli. Sullo sfondo si vede Monreale, il Duomo, i monti.
In alto, sul frontone, una targa con la scritta latina “Proteggerò questa Città e la salverò per me” che sembra la risposta del Crocifisso alle ardenti invocazioni del popolo di Monreale.
La demolizione delle case malsane ad esso addossate (che avevano sommerso circa 400 mattonelle) e la sistemazione dell’area di risulta, ha restituito il pannello nella sua intera fattura, ridandogli il suo splendore e tutta la sua maestosità.
Il restauro, curato dalla Soprintendenza ai Monumenti di Palermo e finanziato dall’assessorato regionale ai Lavori Pubblici, è stato realizzato dal prof. Attilio Platania, con l’opera del prof. Benedetto Messina. Per l’occasione l’avv. Nicola Giordano ha illustrato il significato del pannello “nella fede e nell’arte” e l’Orchestra sinfonica Siciliana ha offerto un concerto per organo e orchestra, diretto dal M° Giuseppe Giglio.
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