Scegliere un titolo, quando si scrive una favola è la condizione primaria per codificare in sana diacronia di scrittura, la sintesi e la metafora che la favola racchiude e contiene nella sua estensione complessiva.
Mi auguro di cuore e per omaggio alla vostra memoria, che ricorderete lo stucchevole film del 1980 intitolato “Il tempo delle mele”, un film di straordinario successo di critica e d’incassi nelle sale cinematografiche mondiali.
La mia favola odierna è una favola speciale che mi sconquassa l’anima e mi procura mille emozioni, legate al mio vissuto a Monreale. Raccontare attraverso una favola, la vita e la storia di un uomo puro e candido come il nostro pane quotidiano, attraverso particolari e curiosità della sua sfera privata, sarebbe un’elaborazione di scrittura fortemente riduttiva.
Ho fatto un sogno da 110 e lode! Avevo trascorso l’intero pomeriggio a spulciare come un matto l’intera biografia del mitico Pablo Picasso, rivisitando tutti i suoi capolavori e tutti i suoi periodi di transizione artistica.
Fu pure vincitore di cinque titoli mondiali nell’inseguimento individuale su pista
Oggi, sabato 4 gennaio 2020, mio zio Guido Messina ex pistard e ciclista su strada, compie 89 anni di vita vissuta interamente all’insegna dell’agonismo sportivo nell’ambito del ciclismo.
Non potevo addormentarmi in un giovedì catartico delle comari monrealesi, perché c’era un tarlo che mi picchiava forte dentro il cervello e mi trasmetteva immagini da mille e una notte come nel fantastico film del mio adorato Pier Paolo Pasolini.