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Serata inaugurale del Festival di Sanremo nel segno delle donne

| Salvino Caputo | L'opinione
fumetto di Salvino Caputo

Un festival di Sanremo fortunato, quello che si è aperto martedì 5 febbraio, sotto gli auspici del pianeta donna. LXIX: Numero semi-primo romano è storicamente nei secoli, il numero per eccellenza legato al pianeta femminile, al fascino ed alla bellezza delle donne.

Fatta questa premessa ed avendo ascoltato i provini dei cantanti partecipanti a questa sessantanovesima edizione del festival 2019, senza scomodare gli aruspici ed il sacro volo degli uccelli, sono sicuro al 90% che questa edizione del 2019 sarà appannaggio di una donna bravissima a modulare la sua voce sublime e trasgressiva, definita la Regina del Rock italiano. Dopo questa mia premessa fatta in data lunedì 4 Febbraio, passiamo ora alla diretta RAI ed alla Kermesse dedicata alla musica nazional-popolare italiana. Ad affiancare Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio. In questa prima serata del Festival, si esibiranno tutti i 24 cantanti in gara. La classifica sarà formata dai voti del pubblico a casa, valevoli per il 40%, della giuria demoscopica (30%), e della sala stampa (30%). Passiamo ai 24 cantanti in gara ed alle loro canzoni ed esibizioni.
ARISA: (Non mi sento bene" “Opinion leader”: Arisa ci fa o c’è?
Loredana Bertè: Cosa ti aspetti da me Tra le papabili vincitrici del Festival.
Boomdabash: Per un milione Tra Reggae ed un rock-steady supplì.
F. Carta e Shade: Senza farlo apposta Un Rap senza farlo apposta.
Simone Cristicchi: Abbi cura di me Un Reciting, Una soave preghiera.
N. D’Angelo e L. Cori: Un’altra luce Capelli d’angelo, come la pasta brulè.
Einar: Parole Nuove Sintesi di parole in fuga, antiquate.
Ex Otago: Solo una canzone Un palo della traversa in libertà.
Ghemon: Rose viola Preferisco le magnifiche orchidee.
IL VOLO: Musica che resta Quello che resta dei tre tenori.
Irama: La ragazza con il cuore di latta Una tenerissima favola rap.
Achille Lauro: Roll Royce Un twist che meritava una Ferrari.
Mahmood: Soldi Luoghi comuni in convalescenza.
Motta: Dov’è l’Italia Meglio il buondì motta nazionale.
Negrita: I Ragazzi stanno bene Siete sicuri o vogliamo folleggiare?
Nek: Mi farò trovare pronto Ti manca il trolley!
Enrico Nigiotti: Nonno Hollywood C’era una volta in America.
Patty Pravo e Briga: Un pò come la vita La coppia, mi sa che scoppia!
Francesco Renga: Aspetto che torni Dopo “Angelo”, Francesco aspetta.
Daniele Silvestri: Argento Vivo Grande Daniele e salirai in alto.
Anna Tatangelo: Le nostre anime di notte Ci voleva il tuo Gigi!
The Zen Circus: L’amore è una dittatura Ai tempi di Stalin.
Paola Turci: L’ultimo ostacolo Per il diluvio, aspetta.
ULTIMO: I tuoi particolari Favorito per i particolari.

Classifica provvisoria della serata di martedì 5 Febbraio legata al Festival.
ZONA BLU TOP
LOREDANA BERTE’, ULTIMO, DANIELE SILVESTRE, IRAMA, CRISTICCHI, RENGA, NEK, IL VOLO.
ZONA GIALLA (A RISCHIO)
NIGIOTTI, FEDERICA CARTA, NEGRITA, PAOLA TURCI, ANNA TATANGELO, ARISA, PATTY PRAVO
ZONA ROSSA (ALTO RISCHIO)
ACHILLE LAURO, NINO D’ANGELO, EX OTAGO, MAHAMOOD, ED I RESTANTI OUT.

Superlativa la fantastica scenografia della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, a cura di Francesca Montinaro. Acrobatico inverosimilmente il balletto d’apertura. Straordinari gli ospiti: Andrea Bocelli ed il figlio Matteo hanno sovrastato lo stesso festival, dando prova del loro talento suffragato dal mondo della musica internazionale. Fortissima Giorgia e la sua voce talentuosa; Giorgia ha voluto omaggiare teneramente Eros Ramazzotti ed ha dimenticato il nostro Pino Daniele internazionale, che la stimava tantissimo e la invitava sempre nei suoi grandi concerti per duettarci appassionatamente.

Bravo Claudio Bisio nella costruzione rivoluzionaria del personaggio Baglioni e delle sue canzoni, attraverso una raffinata satira, sospesa tra Utopia e Realtà. Sex, audace ed attraente Virginia Raffaele; ha sfoggiato abiti di alta moda sartoriali ed un paio di gambe sensuali ed invitanti per i pensieri degli utenti televisivi. Pier Francesco Favino ha preferito interpretare il ruolo del giocherellone, fuori dal tempo reale. In conclusione e secondo il mio piccolo punto di vista, il vero vincitore di questa edizione 2019 del festival sanremese è stato un meraviglioso ragazzo assente e dimenticato, ovvero, Fabrizio Moro che ha insegnato alla nuova generazione il RAP vero, sublime, unico, incommensurabile. Scriveva magicamente Fabrizio: Prima di sparare pensa! Valeva per gli omicidi e per le cazzate, in politica e nei rapporti umani.

COPYRIGHT©BY SALVINO CAPUTO

 

  

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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