fumetto di Salvino Caputo
Ieri sera è andata in onda su RAI Uno, la seconda serata del Festival di Sanremo, sessantanovesima edizione. Premetto che c’è una giusta misura in tutte le cose di questa nostra breve vita, scippata troppo spesso dallo scorrere implacabile del nostro tempo mafioso.
Quando la misura varca i limiti e ci vorrebbe confinare davanti ad uno schermo televisivo per cinque ore, anche se questa stramaledetta misura è il Festival della Canzone Italiana, m’incazzo ed interagisco con milioni di persone che alle 22 vanno a dormire per svegliarsi alle 6 e prepararsi per la nuova giornata di lavoro. Questo Festival doveva essere limitato solo a tre serate, con inizio alle ore 21 e fine alle 23,30. Mamma RAI ha tutto l’interesse ad allungare il sugo perché ci guadagna un casino con gli introiti legati alla pubblicità, anche se ci perde da morire nello share e nell’auditel degli ascolti. Se nel tempo che verrà, sarà abolita la settantesima edizione del festival sanremese, mi auguro che la RAI realizzi una serata speciale dedicata alla musica europea, con la partecipazione di tutte le star prestigiose del panorama della nuova Europa Unita per davvero.
Dopo la mia premessa di sfogo, anche ieri mi sono ultra sciroppato 5 ore consecutive di festival. Ho usato un accorgimento strategico per non andare incontro ad un’orchite da stress, ovvero, ho indossato il para attributi. La serata festivaliera si è aperta con “Noi No” un vecchio classico di repertorio, cantato da Claudio Baglioni; solito balletto acrobatico e splendida scenografia di luci scintillanti che ringiovaniscono cantanti ed ospiti sanremesi. Virginia Raffaele ha sfoggiato sul suo elegante abito di scena, due cuori che si attraggono secondo il principio di un vecchio mantra buddista. Tra gli ospiti della serata: Fiorella Mannoia, Pippo Baudo, Michelle Hunziker, Marco Mengoni e Riccardo Cocciante. La Mannoia ha interpretato una sua nuova canzone titolata “Il peso del coraggio”; una canzone sublime, esistenziale, che denunzia il silenzio compiaciuto di una società divisa, spaccata a metà e senza un’idea di futuro prossimo venturo; ha concluso la sua performance artistica, riproponendo la sua mitica “Quello che le donne non dicono”.
Tra i cantanti in gara: Achille Lauro, Einar, il Volo, Arisa, Nek, Daniele Silvestri, Ex Otago, Ghemon, Loredana Bertè, Paola Turci, Negrita, Federica Carta e Shade. A Loredana Bertè è stata tributata una calorosa standing ovation dal pubblico dell’Ariston. Finiamo con le classifiche parziali odierne “Zona Blu Top Super”: Daniele Silvestri, Loredana Bertè, Arisa; Zona Gialla(a rischio): Nek, Paola Turci, Ex Otago, il Volo. Zona Rossa(ad altissimo rischio) : Achille Lauro, Federica Carta e Shade.
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