I libri e la lettura: occasioni di crescita per la nostra comunità

fumetto di Giuseppe Cangemi

Gentile direttore,
contribuendo alla riflessione, ospitata su questa testata, riguardante l'importanza della lettura e della sua promozione, vorrei aggiungere una mia riflessione su un tema così importante e vitale per la nostra comunità in questi giorni in cui, come è noto, si è conclusa anche la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura #ioleggoperché, organizzata dall'Associazione Italiana Editori.

La nostra città, all'interno delle sue strutture monumentali, conserva un patrimonio librario d'eccezione che, oltre al suo inestimabile valore, dimostra quanto le nostre origini siano legate in maniera indissolubile ai libri.
Questi ultimi ci raccontano storie diverse e particolari, ma tutte in grado di farci vedere il mondo che ci circonda da prospettive diverse e punti di vista differenti nel loro racconto.


Così, incentivare la lettura, significa spingere una comunità a crescere e soprattutto a non disperdere la propria memoria in una città come la nostra che dispone di realtà importanti che conservano libri antichi e moderni.
Ed è proprio alla memoria, di luoghi ma anche di contenuti, che bisogna, a mio avviso, legare in maniera viva i libri quali strumenti attraverso cui l'umanità nella sua storia è stata in grado di preservare e proiettare nel futuro i propri valori.
Prevedendo il coinvolgimento di tutte le forze attive sul nostro territorio in campo culturale è necessario garantire un'azione sinergica che non disperda ciò che conservano e tramandano i libri attraverso l'organizzazione di apposite iniziative culturali di cui far divenire protagonisti i più giovani: i libri antichi e moderni sono insostituibili fonti dalle quali partire per promuovere i valori della nostra comunità.


E' Cicerone in una delle sue ultime opere, il Brutus, a lasciarci questo indelebile insegnamento. Nel momento in cui le vicissitudini politiche lo portano ad allontanarsi dalla scena pubblica, è proprio un libro a salvare il grande autore latino dalla crisi ed insieme agli amici Attico e Bruto è così in grado di mettere da parte gli affanni e realizzare un dono per la propria comunità ovvero una vera e propria storia dell'eloquenza. Un'eredità preziosa, dunque, da lasciare ai più giovani e dalla quale ripartire: un monito che rappresenta ancora oggi una spinta etica forte e carica di significato da parte di un grande del passato, importante per noi da ricordare.
Anche per Monreale così i libri rappresentano una speranza per cui occorre mettere in atto ogni azione utile per promuoverne la diffusione in un processo in cui le Istituzioni civili e religiose, le scuole, le associazioni, le attività produttive sono anima e parte integrante, poichè la lettura è salvezza e speranza.