Margherita di Navarra, ieri incontro su legalità e memoria

All’iniziativa ha preso parte pure il capitano dei carabinieri, Andrea Quattrocchi. LE FOTO

MONREALE, 9 gennaio – Ieri, mercoledì 8 gennaio, come importante momento di inizio al rientro dalle vacanze, l’istituto comprensivo "Margherita di Navarra", prima nel plesso di Pioppo poi in quello di Villaciambra, ha ospitato, nell’ambito del progetto finalizzato a coltivare la "memoria" e promuovere la "legalità": “Una sola terra: contribuiamo a salvarla”, il capitano Andrea Quattrocchi, comandante della Compagnia di Monreale.

Assieme a lui il vice comandante della stazione di Pioppo, maresciallo Emanuele Vella, il maresciallo Pietro Izzo, la sorella e il figlio dell’appuntato Giuseppe Bommarito, ucciso da Cosa Nostra, mentre era nel pieno esercizio del suo dovere, nell’agguato di via Scobar a Palermo, assieme al capitano Mario D’Aleo ed al carabiniere Pietro Morici. L’incontro si è svolto a Pioppo in un’aula magna gremita di studenti della secondaria e delle quinte della primaria del plesso di Pioppo e a Villaciambra in una delle sezioni del plesso dell'infanzia.

L'iniziativa si riferisce a pratiche formative che, partendo dalla conoscenza delle azioni che alterano l'equilibrio ecologico, si propongono di sviluppare nelle nuove generazioni la capacità di scegliere e di comprendere e interiorizzare i principi che regolano la convivenza tra gruppi umani.
Ha preso la parola la sorella dell’appuntato, che con passione ha raccontato la sua esperienza personale e ha fatto rivivere le emozioni e i ricordi di altre vittime illustri, soffermandosi sul concetto di Memoria, flebile, che a volte si eclissa per proteggerci, ma che prepotentemente riaffiora e deve guidarci, per non dimenticare e farci dimenticare; importante e gradito è stato il coinvolgimento dei bambini, con i loro interventi.
Non sono mancati momenti di intensa commozione, al momento del ricordo del figlio dell’eroica vittima, che con voce rotta dal pianto ha riportato il suo essere inerme vittima a sua volta, del tristissimo e devastante momento che ha vissuto e subìto, momento eterno ed incancellabile, da cui ripartire per far viaggiare e contagiare la memoria.