Maturità e terza media: ecco le regole per gli esami

È stata firmata l’ordinanza ministeriale che li regolerà

MONREALE, 9 maggio – Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha annunciato ieri sera agli studenti le regole definitive fissate per lo svolgimento degli esami per le classi terminali della scuola secondaria di primo e secondo grado. La relativa ordinanza ministeriale è già stata inviata al consiglio superiore della Pubblica Istruzione per il relativo parere.

Le novità riguardano innanzitutto la scuola secondaria di primo grado dove il cosiddetto esame di terza media non avverrà più così come eravamo abituati fino all’anno scorso. In particolare l’esame vero e proprio coinciderà con lo scrutinio finale da parte dei consigli di classe ma, entro il termine delle lezioni, ogni studente dovrà presentare un elaborato interdisciplinare ai propri docenti in video conferenza. Lo stesso elaborato dovrà essere concordato con i rispettivi docenti e potrà anche non riguardare tutte le discipline ma dovrà avere il carattere dell’interdisciplinarieta’.
La valutazione finale degli studenti terrà conto dunque sia del percorso scolastico condotto durante il triennio ma anche di questo elaborato finale che darà modo agli studenti di dimostrare quanto appreso durante quest’ultimo periodo.

Per l’esame di maturità, fissata la data iniziale per il 17 giugno, resta fermo lo svolgimento in presenza in condizioni di massima sicurezza. Per quanto riguarda le prove si conferma lo svolgimento di un’unica prova orale: il colloquio si svolgerà a partire da un elaborato sulle discipline di indirizzo da concordare con i docenti entro l’1 giugno e da far pervenire da parte di ogni studente alla rispettiva commissione entro il 13 giugno per posta elettronica. L’esame orale continuerà poi con altri tre momenti, ovvero la discussione di un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno, l’esposizione della propria esperienza legata ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) ed infine l’accertamento delle competenze maturate dallo studente in ''Cittadinanza e Costituzione''.
La valutazione come già reso noto dal ministro partirà dall’attribuzione ad ogni studente di un massimo di 60 crediti per il percorso di studi anziché i 40 precedentemente previsti con la valorizzazione massima dell’esperienza scolastica pregressa mentre 40 punti potranno essere attribuiti al colloquio finale.