Partito ''Peer Education'', il progetto educativo dell’associazione Con.Vi.Vi l’autismo

Ieri visita al museo mineralogico della scuola “Veneziano”. LE FOTO

MONREALE, 14 aprile – Ha preso il via ieri il progetto “Peer Education”, fortemente voluto dall'associazione Con.Vi.Vi l'autismo che vede coinvolti otto soggetti diversamente abili di età compresa tra 14 e 22 anni.

Peer Education è un progetto che vede come obiettivo principale lo sviluppo delle autonomie sociali, ma non solo: permette anche ai ragazzi di passare due ore pomeridiane alla settimana relazionandosi tra pari.
Peer Education è sviluppato in collaborazione con il centro di psicologia Le Connessioni, che ha redatto il progetto. FIgure di riferimento dell associazione Rosaria Anna Calvo psicologa clinica, Valeria Amaro e Stefania Gambino, anche esse psicologhe. Il presidente dell’associazione Con.Vi.Vi l’autismo è Loredana Chiamone, mentre la referente del progetto è Santina Alduina.
Un grande supporto per il progetto è stato fornito dall’associazione “Evergreen” di Monreale, presieduto da Emanuela Terzo, con cui è stato sottoscritto un protocollo d’intesa, che prevede l’utilizzo dei volontari per garantire il rispetto di tutte le regole del che i dpcm anti-covid impongono.
Il primo gruppo si è incontrato ieri pomeriggio davanti il duomo, subito dopo il gruppo si è spostato presso la biblioteca comunale del fondo moderno “Santa Caterina”, donando un enciclopedia del mondo animale. Poi il piccolo gruppo si è diretto verso il museo dei minerali Maiorca, sito all' interno della scuola “Antonio Veneziano”. Dove il padrone di casa, Franco Tusa, ha dato ai ragazzi una importante opportunità di conoscenza, sperimentazione e crescita.
Il progetto terminerà a giugno e prevedrà una serie di incontri e visite di interesse culturale, sociale e naturalistico e si svolgerà tra Monreale e Palermo. “Ringraziamo profondamente la presidenza della Regione Siciliana – afferma una nota dell’associazione – per aver cofinanziato il progetto e soprattutto i genitori che ci danno la fiducia e l'opportunità di seguire i loro figli con bisogni speciali”.