Il viaggio virtuale nel tempo degli alunni del liceo “Basile”

Un momento della visita

L’iniziativa si è svolta ieri al museo “Salinas” di Palermo

MONREALE, 24 novembre - Gli alunni del liceo Basile, in visita al museo archeologico “Antonio Salinas”, sono stati impegnati in un tour didattico dedicato esclusivamente alla scrittura, dagli ideogrammi alla digitalizzazione.

Potrebbe essere considerato un vero e proprio viaggio nel tempo, come è stata definita dagli alunni di 4°B e 4°A del classico, l’esperienza didattica tenutasi nella giornata di ieri presso i locali del museo, all’interno del quale, in una stanza esclusivamente dedicata, è allestito un percorso tematico che, procedendo a ritroso per vari millenni di storia della civilizzazione umana, si propone di illustrare quanto sia cambiato l’aspetto esterno e il significato di una tra le più importanti e certamente fondamentali scoperte da parte dell’uomo: la scrittura.

Seguendo scrupolosamente le parole dell’esperta guida, incaricata di accompagnarli, i ragazzi sono stati in grado di ricostruire passo per passo il cammino evolutivo che la scrittura, dalle prime comparse, ha compiuto fino a giungere all’era del digitale, dai computer a cellulari.
Partendo, dunque, dalle primitive incisioni rupestri, che possono comunque ancora essere considerati reperti figurativi, l’autentica scrittura fa la sua prima apparizione con la civiltà Sumerica, in Mesopotamia, la culla dell’umanità, impressa su tavolette o muratura sotto forma di caratteri cuneiformi e avente più che altro la funzione di tenere la contabilità delle risorse delle prime città-stato.

Probabilmente per qualche contatto tra civiltà differenti, la scrittura si sposta in un’area geograficamente ben predisposta alla sua diffusione, l’Egitto, in cui non essa assume tutti i caratteri di una scrittura a ideogrammi, simboli e segni attraverso cui si esprimevano non soltanto lettere e suoni, ma soprattutto concetti. Una fonte importante che ci consente ancora oggi di studiare a fondo e di interpretare la lingua egiziana è la stessa “Pietra di Palermo” conservata al museo Salinas, una lastra in cui sono incisi sotto forma di primitivi Annales, tutte le dinastie e gli eventi principali dei vari anni.
La visita si è conclusa dopo che gli stessi alunni si sono cimentati nella decifrazione, lettura e interpretazione di alcune lastre funerarie in lingua Latina appartenenti alla vari successioni di regnanti romani in Sicilia.