Monreale, scuola Francesca Morvillo: in memoria del giudice vittima di mafia

La commemorazione è avvenuta questa mattina nei locali dell’istituto comprensivo, in presenza di docenti, alunni, istituzioni e autorità civili, militari e religiose. LE FOTO

MONREALE, 16 dicembre – La manifestazione, dedicata alla memoria di Francesca Morvillo – magistrato e coniuge del giudice antimafia Giovanni Falcone, vittima insieme al marito e agli agenti di scorta nella strage di Capaci il 23 maggio 1992 – si è conclusa questa mattina all’interno della palestra dell’istituto comprensivo statale a lei dedicato, in occasione del 25° anniversario dell’intitolazione, in presenza del procuratore di Trapani, Alfredo Morvillo, fratello del magistrato.

Questa mattina, il corteo – accolto dalla banda musicale “Conca d’Oro” del comune di Monreale – si è raccolto attorno a monsignor Michele Pennisi per la benedizione della targa commemorativa – realizzata dal maestro ceramista Mario Lo Coco – posta all’ingresso dell’istituto, prima di dare inizio alla commemorazione all’interno della palestra della scuola, celebrata in apertura con l’Inno Nazionale.

Presenti alla manifestazione, oltre al giudice Alfredo Morvillo – e procuratore di Trapani – l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, il sindaco Alberto Arcidiacono e il segretario generale del comune di Monreale Francesco Fragale, il presidente del Consiglio Marco Intravaia, gli assessori Ignazio Davì, Luigi D’Eliseo, Rosanna Giannetto, Geppino Pupella, Sandro Russo, il consigliere Santina Alduina, il consulente Salvo Giangreco e Stefano Gorgone – ex dirigente scolastico che, con Salvino Caputo sindaco, volle fortemente dedicare 25 anni fa la scuola alla dottoressa Morvillo – accolti dal dirigente dell’istituto, Maria Francesca Giammona, la quale si è soffermata sull’importanza della commemorazione – fortemente incentrata sulla figura del giudice Francesca Morvillo, spesso in ombra rispetto ad altre vittime di mafia – che ha lo scopo di mantenere viva oltre che la memoria, la persona che ha dato un forte contributo nella lotta contro l’illegalità, affichè il ricordo resti limpido – come chi ha vissuto gli anni di terrore – e non diventi una pagina di storia per le nuove generazioni.

Importante la riflessione espressa, ancora oggi e a distanza di 27 anni, dal procuratore Alfredo Morvillo – rivolta a tutti i partecipanti, tra cui il tenente dei Carabinieri Marco Busetta, di alcuni membri dell’associazione “Carabinieri in congedo” e degli agenti della Polizia Municipale – attraverso un quesito posto sul perché Giovanni Falcone, sia stato ucciso dopo la nomina di legislatore e non da magistrato.

Durante la celebrazione, sono stati letti dei passi del libro “Canto per Francesca” – di Cetta Brancato – e recitate delle poesie in dialetto e in italiano scritte dagli alunni di 3e e 5e della scuola Morvillo, accompagnati da coreografie e da un coro di alunni diretto dalla professoressa Manuela Quadrante, con un significativo “inno di speranza” in chiusura, sulle note della canzone Credo negli esseri umani di Marco Mengoni.

Frattanto, è stato apprezzato l'intervento dei gilet rossi dell'associazione "Basta volerlo" i quali, in mattinata, coordinati dalla protezione civile Overland di Monreale, hanno contribuito a restituire celermente decoro negli spazi attigui alla struttura.