Tumulazioni non autorizzate al cimitero di Monreale, in 27 rischiano il processo

(foto archivio Monreale News)

La Procura di Palermo comunica l’avviso di conclusone indagini

MONREALE, 23 settembre – Dopo quello del cimitero di San Martino delle Scale, definito dagli inquirenti, quello “degli orrori”, un altro caso scuote la comunità monrealesi. Stavolta è quello di Monreale, anch’esso sotto la lente d’ingrandimento della magistratura.

Come riporta stamattina i Giornale di Sicilia, in un articolo a firma di Giuseppe Spallino, sono 27 le persone che hanno appena ricevuto la comunicazione di chiusura indagini, atto che precede, solitamente la richiesta di rinvio a giudizio. Dovranno rispondere, a vario titolo, di falso materiale e ideologico, falsità commesse da pubblici impiegati incaricati di un servizio pubblico, truffa, abuso d’ufficio, corruzione. Il provvedimento reca la firma del sostituto procuratore Giorgia Spiri del pool Pubblica amministrazione, coordinato dall’aggiunto Sergio Demontis.
In pratica al cimitero di Monreale, secondo quanto sostiene la Procura, sarebbero avvenute decine di tumulazioni non autorizzate, frutto – presunto – di accordi tra pubblici ufficiali e impresari delle agenzie funebri. Accordi che avrebbero portato dei benefici ai soggetti in questione.


Nell’elenco ci sono: Giuseppe Venturella, 56 anni di Monreale; Ernesto D’Agostino, 61 anni di Palermo; Giovanni Ruggieri, 64 anni di Palermo; Luigi Teodosio, 64 anni di Monreale; Pietro Basile, 52 anni di Monreale; Salvatore Ganci, 51 anni di Monreale; Francesco Paolo Sutera, 60 anni di Altofonte; Salvatore Marchese, 47 anni di Monreale; Salvatore Ciofalo, 64 anni di Santo Stefano di Camastra; Vincenzo Nicolosi, 37 anni di Monreale; Mariano Russo, 78 anni di Monreale; Francesca Lo Piccolo, di 84 anni; Antonio Prestidonato, di 43 anni; Giuseppe Maniscalco, 63 anni di Monreale; Antonino La Mantia, 50 anni di Monreale; Giorgio Rincione, 62 anni di Monreale; Bernardo Marcimino, 62 anni di Monreale; Francesco Sciortino, 66 anni di Palermo; Antonino Di Cristofalo, 57 anni di Monreale; Maurizio Busacca, 62 anni di Palermo; Rosalia La Parola, di 60 anni; Gaetano Lo Monaco, 52 anni di Palermo; Massimo Alongi, 48 anni di Monreale; Francesco Rincione, 56 anni di Monreale; Marco Davì, 46 anni di Monreale; Maria Pia Cappello, 63 anni di Monreale; Salvatore Palazzo, 62 anni Monreale.


Secondo la Procura il meccanismo avrebbe consentito di trovare posto per i deceduti “nonostante l’autorizzazione fosse stata negata dal Servizio cimitero del Comune”. In questo modo l’amministrazione comunale sarebbe stata tenuta all’oscuro e i sodali si sarebbero procurati “un ingiusto profitto, in danno della stessa, proprietaria del cimitero e titolare dei diritti di concessione e gestione dello stesso, corrispondente all’omesso pagamento delle tariffe per la tumulazione (pari a 100 euro) e diritti di segreteria (pari a 50 euro)”.