Monreale, si lancia nel vuoto, ma il suo posto doveva essere in una struttura riabilitativa

S.S. ieri ha riportato alcune fratture, ma non è in pericolo di vita. Adesso è all’Ingrassia

MONREALE, 30 novembre – Ieri sera si è lanciato nel vuoto nel tentativo di togliersi la vita, ma è stato salvato dal telone dei Vigili del Fuoco, che ha evitato che l’impatto diventasse fatale, dopo un volo di circa quindici metri.

Il fatto è successo ieri a Monreale poco prima delle 20, quando S.S., un giovane di 29 anni, per motivi che sono al vaglio delle forze dell’Ordine, ha tentato di farla finita. Oggi, però, come fanno sapere i sanitari del reparto di Ortopedia dell’ospedale “Ingrassia” di Palermo, nel quale è ricoverato, il giovane, fortunatamente non sembra essere in gravi condizioni di salute. Si è procurato delle fratture agli arti inferiori ed al naso, ma, grazie al cielo, non è in pericolo di vita. Ne avrà per circa un mese.
L’accaduto di ieri, però, apre una seria pagina di riflessione sulle sue vicissitudini, che forse in presenza di un sistema sanitario migliore, non avrebbero avuto come epilogo quello che è accaduto ieri sera.

S.S., infatti, che ha avuto una serie di traversìe anche giudiziarie, in relazione ad una di queste, è stato ritenuto dal giudice incapace di intendere e di volere in occasione del compimento del reato per il quale è stato processato. Il giudice, però, nell’emettere quella sentenza ha disposto parallelamente una misura di sicurezza provvisoria corrispondente ad un trattamento presso una “Rems”, cioè una struttura residenziale sanitaria gestita dalla sanità territoriale in collaborazione con il ministero della Giustizia nella quale il paziente viene avviato verso un percorso terapeutico riabilitativo.
L’esecuzione di questa misura, però, non è stata possibile per mancanza di posti, tanto che il giovane è stato mandato direttamente a casa, malgrado l’obbligatorietà del provvedimento del tribunale.

Rammaricato il suo legale, Alessandro Musso che ne ha seguito le vicende: “Purtroppo – afferma a Monreale News – la mancanza di un posto ha impedito che il ragazzo potesse seguire il suo percorso riabilitativo. Forse il gesto di ieri poteva essere evitato”.