San Giuseppe Jato, ancora polemiche sul palasport

(foto Leas)

La responsabile del settore finanziario del Comune: “Nessun finanziamento distratto”

SAN GIUSPPE JATO, 12 dicembre – Continua la polemica sulla possibile revoca dei fondi destinati alla costruzione di un palasport con piscina. Finanziato nel 2005 dallo Stato con sei milioni e 150 mila euro, il cantiere presenta “un anomalo andamento dei lavori”.

Di qui la proposta della Ragioneria territoriale dello Stato di “recupero delle somme ancora nelle disponibilità del Comune a tutela degli interessi erariali”. Sulla vicenda è intervenuta anche la Responsabile Settore Finanziario del Comune, Marisa Napoli: “Rifiuto l'accusa, che da più parti si è mossa in questi giorni, in relazione alla ipotetica distrazione di fondi che non è affatto avvenuta. Il Comune non ha distratto il finanziamento del palazzetto per destinarlo ad altre finalità. Il finanziamento rimane vincolato all'opera. Altra cosa è l'utilizzazione parziale in termini di cassa del finanziamento attivabile ed attivata a norma di legge che negli anni ci ha evitato il ricorso all'anticipazione bancaria. Ricorso che adesso saremo costretti a fare per ripristinare il finanziamento a prescindere dalla eventuale revoca”.

A parlare di distrazione di fondi era stato l’ex sindaco Giuseppe Siviglia, mentre il consigliere d’opposizione ed ex assessore Gianfranco Giacona aveva parlato di  “uso di fondi vincolati non rimpinguati”. “Mi ha stupito – commenta la ragioniera del Comune - constatare in questi giorni che tanti soggetti che hanno avuto o continuano ad avere ruoli presso la Pubblica amministrazione continuino ad avere le idee poco chiare in merito. Si tratta di una semplice utilizzazione in termini di cassa di entrate a destinazione vincolata, così come prevede il testo unico degli Enti locali. Tra l’altro le somme del palazzetto dello sport non sono l’unica giacenza di cassa da cui abbiamo attinto”. Dei circa 3 milioni e 750 mila euro rimanenti del palasport, ne sarebbero stati utilizzati per spese correnti finora circa un milione. “Sono somme che dovranno tornare al loro posto a prescindere dalla proposta di revoca”.

 

 (fonte e foto: vallejatonews.it)