Invasi semivuoti, emergenza idrica nella valle dello Jato

(foto Leas)

I sindaci Giammalva e Licari hanno chiesto l’invio delle autobotti

SAN GIUSEPPE JATO, 17 gennaio – Continua l’emergenza idrica a San Cipirello e San Giuseppe Jato. E per mitigare il disagio sono state inviate le autobotti del Consorzio di bonifica e della Protezione civile. A chiederne l’impiego erano stati la scorsa settimana i sindaci Tonino Giammalva e Davide Licari, che avevano scritto al Prefetto Antonella De Miro.

A mettere in ginocchio i due Comuni della Valle dello Jato, che hanno in comune la fonte di approvvigionamento idrico, sono stati un guasto agli impianti e l’abbassamento dei livelli delle riserve. Di qui la richiesta dello stato di calamità e la necessità delle autobotti. “C’era in atto – racconta il sindaco di San Cipirello, Tonino Giammalva - il rischio di speculazioni da parte di alcuni privati che trasportano e rivendono acqua, la cui provenienza è tra l’altro".

grazie all’impiego delle autobotti, in alcuni punti nevralgici dei centri abitati, si è cercato di tamponare la totale assenza d’acqua. Fra i quartieri più colpiti a San Cipirello c’è la zona a valle di via Mazzini, dove i rubinetti sono rimasti a secco per nove giorni. Solo oggi le condutture sono tornate parzialmente a riempirsi. Così in alcune abitazioni l’acqua è tornare a scorrere dai rubinetti. Nei giorni precedenti, infatti, era stato necessario l’arrivo delle autocisterne del Consorzio e della Protezione civile. Indispensabile anche l’impiego dei volontari delle Guardie ambientali. “In sette giorni – racconta l’assessore ai Servizi a rete di San Cipirello, Vincenzo Buccafusca – abbiamo distribuito oltre 500 mila litri d’acqua”. E da oggi mattina sembra essere aumentata anche la distribuzione attraverso le condutture della rete idrica. Qualche disagio si è registrato ancora nel quartiere “Europa”, dove sono state inviate le autobotti. “Da domani – fanno sapere dal Comune- la situazione dovrebbe tornare alla normalità”.

(fonte e foto: vallejatonews.it)