La tigre scappata, i carabinieri non escludono alcuna pista

La tigre in gabbia dopo la sua cattura

Si valuta l’ipotesi del dolo, ma non si esclude quella accidentale

MONREALE, 30 gennaio – Al momento non si esclude nulla e tutte le tracce sono meritevoli di attenzione. Dopo la fuga della tigre Oscar, un bell’esemplare di maschio del Bengala e dopo la denuncia dei proprietari del circo di Svezia, gli inquirenti seguono tutte le piste.

Potrebbe restare in piedi e dimostrarsi valida quella del dolo, quella cioè secondo la quale due ragazzi balordi avrebbero allenato la chiusura dell’inferriata consentendo all’animale una facile via di fuga, così come potrebbe farsi largo quella accidentale: in pratica, nel far spostare il felino nella gabbia interna, per consentirgli di sgambare, qualche addetto potrebbe essere stato negligente ed avrebbe potuto non aver chiuso bene la leva di sicurezza. O, ma questa sembra un’ipotesi più remota, la tigre con la sua forza, potrebbe essere riuscita a trovarsi un’apertura per poi andar via e “gustarsi” qualche ora di libertà, seppur …“vigilata”.

A rendere tutto difficile il fatto che l’inizio della fuga si è verificato all’interno del tendone del circo, lontano da occhi, da telecamere e da testimonianze possibli. Al momento, per i carabinieri di Monreale, che indagano sulla vicenda, l’unica presa di posizione è quella dei gestori del circo, che hanno parlato di sabotaggio.
Ieri, a mezzanotte, frattanto, scadeva la concessione comunale del suolo pubblico, che non è stata prorogata. A partire da quell’ora, quindi, i circensi, avranno 48 ore di tempo per smontare baracca e burattini e lasciare l’area del parcheggio Venero nella quale sono stati allocati dallo scorso 19 gennaio.
Frattanto, un nuovo controllo dei veterinari dell’Asp, ha “riabilitato” i gestori del circo, ai quali era stato contestato il maltrattamento degli animali. Ieri mattina, in pratica, le condizioni degli animali erano buone ed osservanti delle norme in materia.