Vicenda Franco Martorana, la giunta revoca la delibera contestata

Franco Martorana

Capizzi: “Abbiamo l’obbligo morale di tutelare l’ente”

MONREALE, 26 ottobre – Un passo avanti, ancora piccolo, ma significativo, nella complessa vicenda riguardante Franco Martorana, l’ex dipendente prima del Comune, poi dell’Alto Belice Ambiente, per il quale il tribunale di Palermo, con due pronunciamenti, aveva disposto il reintegro nei ranghi comunali e il pagamento delle somme spettantigli.

La giunta comunale, nella seduta di stamattina, “in via cautelativa” ha disposto la revoca della delibera con la quale il Comune non riconosceva l’assegno “ad personam” previsto dal contratto sottoscritto dallo stesso Martorana al momento del suo breve rientro in servizio.
La decisione trae fondamento dal dubbio interpretativo sorto a proposito proprio di questo assegno, ritenuto strumento per riconoscere “l’equivalenza del livello professionale” su cui si era espresso il tribunale.
In attesa di chiarire, in pratica, se a Martorana spetti o meno questa somma, il comune mostra questo segno di apertura, benchè la vicenda debba vedere ancora della altre “fasi”, dal momento che lo stesso Comune si è appellato alla sentenza del tribunale ed attende pertanto, una sentenza di merito. Il Comune, inoltre, ha chiesto un parere alla Corte dei Conti sulla vicenda.
Frattanto, quindi, Martorana (che, lo ricordiamo, non ha ancora percepito le somme) avrà adesso come interlocutori i commissari liquidatori, insediatisi dopo la dichiarazione di dissesto, considerato che la sua vicenda riguarda fatti antecedenti al 31 dicembre 2017 e ricade quindi sotto la sfera di competenza di chi dovrà provvedere a riequilibrare il bilancio fino a quella data.

“La giunta comunale – interviene Salvino Caputo, legale di Martorana – ha revocato l’atto deliberativo che prevedeva un nuovo contratto in aperta violazione di quanto statuito dal Giudice lasciando in vigore quello gia’ sottoscritto da Martorana, che comprendeva tutte le statuizioni economiche previste per il suo livello occupazionale e funzionale. Adesso per lui si apre una nuova fase dopo mesi di incertezze e disagi economici. Dopo la pubblicazione dell’atto deliberativo chiederò’ una riunione congiunta tra l’amministrazione comunale e i tre componenti l’Ufficio speciale di liquidazione al fine di mettere la parola fine ad una vicenda che certamente ha creato enormi disagi a Martorana e alla sua famiglia. Sono certo che alla fine questa controversia troverà una pronta risoluzione”.

“pur nel rispetto delle sentenza, – gli fa eco il sindaco Piero Capizzi – abbiamo intrapreso questa strada in via cautelativa ed abbiamo sempre agito con prudenza per avere una visione chiara e complessiva della questione, cercando di contemperare gli interessi dell’ente con quelli del lavoratore. Eviterei, così come è stato fatto, di parlare di accanimento personale, che è un sentimento a noi sconosciuto. Abbiamo l’obbligo giuridico, ma soprattutto morale, però di tutelare l’ente, nel rispetto dei principi di contabilità generale”.

 Canta vittoria, infine la Cgil, che fin dal primo momento ha sposato la causa di Martorana seguendone l’iter passo passo. “Vince la linea portata avanti dal nostro sindacato fin dal primo giorno – afferma il segretario cittadino, Silvio Russo – Finalmente giustizia è stata fatta. Il Comune prende atto delle posizioni espresse dalla Cgil e revoca la delibera. Evidentemente – prosegue Russo – l’amministrazione ha capito che le linea era quella del reintegro di Martorana mantenendo i livelli retributivi dell’Ato, così come era stato sottoscritto nel contratto di assunzione. Resta inspiegabile, però – conclude – il fatto che l’amministrazione gli aveva liquidato le somme senza prevedere l’assegno ad personam. Il Comune evidentemente ha voluto fare melina per far ricadere tutto sui commissari liquidatori senza assumersi la responsabilità”.