Poco dopo le 4 di notte le precipitazioni hanno risolto la situazione
MONREALE, 29 ottobre – Alla fine, come nei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, è stata la pioggia a liberare il territorio. Quello boschivo di Casaboli e San Martino delle Scale, non dalla peste, ovviamente, ma dalle fiamme accese da una mano criminale.
Prima dell’arrivo di essa, però, ma come questa volta agognata, era stata una brutta nottata: tanto per le difficoltà di intervenire a causa della natura piuttosto impervia dei luoghi, quanto soprattutto per l’esiguità degli uomini a disposizione. Due incendi che non hanno origine comune, ma sono stati "appiccati", con perfetto tempismo: il primo in località " Vaddi a Nuci" da dove s'è propagato all'adiacente "Munti d'immenzu", coinvolgendo il versante di Casaboli della località " Valle Corta". L’innesco dell'incendio di San Martino, invece, probabilmente sarebbe da localizzare nel versante nord orientale del monte " Meta Grande".
I due inneschi sarebbero partiti verso le 20,45. Sul posto i primi ad intervenire sono stati gli uomini del distaccamento forestale di San Martino delle Scale in località Mela Grande e Portella Maglietta, poi sono arrivati pure i Vigili del Fuoco. Frattanto la Polizia di Stato allertava la popolazione residente. Due abitazioni sono state evacuate preventivamente. Gli uomini del Corpo forestale, inoltre, hanno provveduto a mettere in salvo quattro cani che erano chiusi all’interno di una villa e che rischiavano essere bruciati. Poi, alle 4,20 di notte, è arrivata, come una liberazione la pioggia e nel giro di meno di mezz’ora l’incendio si è spento. Oggi dovrebbe essere effettuata la stima dei danni, ma sembra che siano circa 100 gli ettari andati in fumo.