Caputo: “Ad oggi c’è stato soltanto un uso mediatico del prestigioso riconoscimento”
MONREALE, 19 marzo – Poiché non esiste un piano integrato di gestione per i monumenti riconosciuti quale patrimonio della Umanità, ogni comune che abbia ottenuto il prestigioso riconoscimento deve dotarsi di un piano programmatico di gestione del sito al fine di valorizzarne non soltanto la salvaguardia, ma la fruizione in termini di viabilità, di integrazione con il sistema commerciale e artigianale presente nel contesto monumentale e ai fini culturali e turistici. Senza un piano integrato il riconoscimento Unesco resta solo uno slogan senza alcuna ricaduta positiva in termini economici, turistici, commerciali e culturali.
A dichiararlo è Salvino Caputo che ha evidenziato come nonostante siano trascorsi quasi quattro anni dal riconoscimento del Duomo di Monreale nel percorso Arabo Normanno, il Comune non si è ancora dotato di un proprio piano di gestione necessario per dare operatività al riconoscimento Unesco.
“Come fatto per la Città di Palermo – ha aggiunto Salvino Caputo – il comune avrebbe dovuto regolamentare gli effetti del riconoscimento. Unesco significa pianificare con i commercianti, gli operatori turistici e gli artigiani intese per i suoli pubblici e iniziative per la valorizzazione del commercio legato al turismo monumentale. Inserire il complesso monumentale, l’abbazia benedettina, il Castellaccio in un contesto di fruizione monumentale ai fini turistici coinvolgendo le guide e le agenzie di viaggio. Settori come i trasporti pubblici, Amat e Ast devono essere inseriti in un generale piano di gestione del sito monumentale. Così come la atavica vicenda dei tassisti avrebbe dovuto trovare soluzione in un contesto di programmazione con i due comuni che hanno avuto il riconoscimento: Palermo e Cefalù.
Ad oggi – prosegue Caputo – l’amministrazione Capizzi ha fatto soltanto un uso mediatico del prestigioso riconoscimento senza dotare Monreale di un piano integrato di gestione che avrebbe portato benessere alla città in termini commerciali, turistici e culturali. Come invece ha fatto il Sindaco di Palermo che Capizzi tenta di emulare ma no di eguagliare