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Sedici anni fa la strage di Nassiriya, oggi il ricordo del vicebrigadiere Domenico Intravaia

| Silvio Cancemi | Cronaca varia

Consueta cerimonia al cimitero di Monreale, alla presenza dei familiari e delle autorità. LE FOTO

MONREALE, 11 novembre – Quegli squilli di tromba, quell’atmosfera di silenzio e di meditazione provocano sempre un brivido lungo la schiena. Ogni anno il ricordo del vicebrigadiere Domenico Intravaia, barbaramente ucciso dal tritolo iracheno il 12 novembre 2003, si svolge secondo modalità consolidate, ma con rinnovate emozioni.

Anche quest’anno il Caduto di Nassiriya è stato commemorato al cimitero di Monreale dinanzi alla sepoltura che ne ricorda il sacrificio. Alla cerimonia, oltre ai familiari, erano presenti i vertici locali dell’Arma dei carabinieri: dal comandate provinciale, colonnello Arturo Guarino, al comandante del Gruppo Monreale, tenente colonnello Luigi De Simone, al comandante della Compagnia, capitano Andrea Quattrocchi, a quello di Stazione, luogotenente Salvatore Biddeci.
Era presente l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alberto Arcidiacono, intervenuto assieme agli assessori Pupella, Taibi e D’Eliseo e ai consiglieri Pillitteri, Ferreri, Alduina e Lo Coco. Presenti, come sempre, l’associazione dei carabinieri in congedo e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, così come la Polizia Municipale di Monreale.
La cerimonia si è conclusa con una breve preghiera ispirata ai valori civili recitata da don Nicola Gaglio e con la lettura della preghiera del carabiniere, dedicata alla “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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