Quasi 20 milioni di euro spesi a Monreale nel 2018, Arcidiacono limita gli orari di apertura delle sale gioco

Il sindaco emana un’ordinanza: macchinette in funzione solo dalle 9 alle 11 e dalle 18 alle 23

MONREALE, 13 dicembre – Quasi venti milioni di euro spesi nel territorio di Monreale nel solo 2018 per il gioco, con il rischio “ludopatia” dietro l’angolo, costituisce una cifra decisamente elevata, sulla quale è bene riflettere. Soprattutto in un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo attraversando.

Da questi presupposti parte l’ordinanza firmata dal sindaco Alberto Arcidiacono, che limita gli orari di apertura delle sale gioco del territorio, che nelle intenzioni vuole ridurre il fenomeno, considerato un grave problema di ordine sociale e sanitario
L’esigenza delle istituzioni monrealesi ed in particolar modo del sindaco Arcidiacono scaturisce da un allarme emerso a seguito della pubblicazione del rapporto annuale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, pubblicato lo scorso l6 settembre, sui dati della spesa degli italiani per i giochi, nel 2018, dove, come detto, per il territorio comunale di Monreale, in un anno sono stati spesi per giochi e scommesse 19.695.000,68 euro.
L’iniziativa del primo cittadino – come afferma una nota del Comune – è volta a tutelare la salute pubblica e il benessere della collettività monrealese e in particolar modo a proteggere i soggetti più deboli e vulnerabili e soprattutto i minori, i quali, all'interno delle fasce della popolazione, risultano tra i più esposti al richiamo ed alle lusinghe del gioco d’azzardo. Il provvedimento è stato predisposto dal segretario generale Francesco Fragale e tiene conto di una sentenza della Corte Costituzionale in base alla quale l’amministratore può disciplinare gli orari delle sale giochi e degli esercizi nei quali siano installate apparecchiature per esigenze di tutela della salute e della quiete pubblica.


L’orario massimo di funzionamento degli apparecchi collocati negli esercizi commerciali è fissato su tutto il territorio comunale dalle 9 alle 11 e dalle 18 alle 23 di tutti i giorni, festivi compresi, con l’obbligo, nel caso di esercizi autorizzati, di comunicare al Comune l’orario praticato.
Per motivi inerenti la sicurezza urbana e la quiete pubblica, inoltre, potranno essere determinati, con apposito provvedimento, orari di apertura diversi da quelli definiti, sia per le sale giochi che per il funzionamento degli apparecchi di intrattenimento .
E’ vietato, fino all’entrata in vigore di apposite disposizioni regionali, l’apertura di sale giochi e l’installazione di apparecchi a meno di 500 metri (misurati secondo il percorso pedonale più breve) di distanza da: istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative o sportive frequentate principalmente dai giovani, o altre strutture residenziali e semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale. La violazione delle disposizioni contenute nell’ordinanza prevede sanzioni pecuniarie ed anche il ritiro della licenza.