Ufficio postale chiuso a San Martino delle Scale, Mario Caputo: ''Comportamento assurdo dell’azienda''

“Se lunedì non apre presenterò un esposto alla Procura”

MONREALE, 21 marzo – "Stiamo rasentando l'assurdo. Il Governo Nazionale invita a non uscire di casa, pena gravi sanzioni, il presidente della Regione emette un’ordinanza fortemente e giustamente limitativa dei movimenti e degli spostamenti, il sindaco di Monreale ordina a tutti i cittadini di restare in casa e, in un momento che coincide con la riscossione della pensione, gli uffici postali della frazione di San Martino restano chiusi su disposizione della azienda Poste Italiane. Il tutto accade nell'assoluto silenzio della politica cittadina".

A dichiararlo e' il deputato regionale di Forza Italia Mario Caputo che dopo avere ricevuto lamentele da parte della popolazione residente nella frazione ha chiesto al direttore regionale di Poste Italiane ed al sindaco di attivarsi per la immediata riapertura dello sportello postale di San Martino delle Scale.
"A San Martino risiedono oltre 4 mila persone , in gran parte anziani e percettori di pensione e non tutti hanno un sistema di ricezione telematica. Da giorno 23 marzo la maggior parte dei percettori di pensione - ha segnalato Mario Caputo – sarà costretta a recarsi a Monreale o a Boccadifalco per riscuotere la pensione con gravi disagi e innanzi tutto con grave rischio per la salute.

Per non tacere sulla circostanza che per i prossimi 3 giorni dal 23 marzo centinaia di persone faranno la fila per riscuotere la pensione o per accrediti vari. Sono questi i comportamenti assurdi da parte di uffici chiamati a garantire un servizio essenziale in un momento di grave crisi economica che sta attanagliando e mettendo in ginocchio famiglie e imprese".Ancora una volta - ha aggiunto Caputo le esigenze economiche di Poste Italiane vengono prima del rispetto di cittadini, in particolare della fascia anziana e più debole della nostra comunità. Se il 23 marzo non avverrà la apertura dell'ufficio presenterò un esposto alla Procura della Repubblica”.