Troppa gente ancora per strada: ''La negligenza di pochi non sia la condanna per molti altri''

Il dibattito nato a #Parliamone è andato in onda ieri sera su Monreale News

MONREALE, 4 aprile – Il passo da che il lapidario monito "Restiamo a casa" scada in un semplice quanto banale slogan degli ultimi tempi purtroppo è veramente troppo breve. Lo dimostrano le ancora troppe persone che quotidianamente si ritrovano a percorrere le vie cittadine, sospinte da motivazioni che (bisogna ammetterlo) non sempre rimarcano tratti di indubbia validità. Del fenomeno abbiamo discusso ieri sera a #Parliamone, il format serale realizzato dalla nostra redazione.  

"Non appelliamoci a banali scuse e a motivazioni per nulla valide solo per sfuggire alla nostra abitazione". Questo il messaggio lanciato alla cittadinanza da parte di Toti Gullo, medico e ufficiale sanitario, nonché ex primo cittadino del comune normanno. Troppo mutevoli e cangianti sono le nostre conoscenze su un agente virale del tutto nuovo per noi perché si riesca - nonostante le sperimentazioni in atto su più fronti - ad imbastire una strategia di lotta concreta e soprattutto efficace. "Se fino a poco tempo fa si riteneva che il contagio avvenisse solo tramite contatto diretto, è quasi certo adesso che qualsiasi tipo contatto, che sia anche la semplice vicinanza, aumenta di tanto le probabilità di contrarre il virus - continua - L'unica arma al momento è una vera e propria rivoluzione delle nostre abitudini, ad esempio stilando dei programmi di spesa, cercando di concentrale quanto più possibile".

Un'equazione schietta e soprattutto - si spera - comprensibile a tutti: meno uscite equivalgono dunque a una ridotta percentuale di probabilità di contrarre l'infezione. Se a questo si accompagna poi una sana "esasperazione" delle normali norme igienico-sanitarie (con particolare riguardo per il vestiario e in generale per tutti gli effetti personali che portiamo con noi durante un'uscita e sui quali è molto probabile una persistenza del virus) allora faremo solo il bene nostro e del prossimo. Posizione assolutamente condivisa anche da Luigi Marulli, comandante della Polizia Municipale di Monreale, che ha ulteriormente reso noto - per chi ancora non lo conoscesse - l'ammontare delle sanzioni per chiunque si astenga dal rispettare le norme imposte dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da 400 a 3.000 euro, ribadendo allo stesso tempo il regime di controllo e vigilanza di cui, ormai da qualche giorno, anche il suo corpo è stato investito. "La poca attenzione che stiamo ponendo al problema - afferma il comandante - è un fatto davvero pericoloso". 

Si è poi inserito nel dibattito - con un intervento abbastanza energico - anche Piero Faraci, volto certamente non nuovo alla cittadinanza di Monreale, figura chiave del volontariato e del gratuito soccorso ai problemi del territorio (premiato giusto quest'inverno attraverso un encomio conferito dall'amministrazione comunale). "Questo è un nemico invisibile, subdolo e pericoloso - ha detto Faraci - Uscite una volta alla settimana, riducete all'essenziale i momenti dedicati alla spesa. Tutelatevi non solo fisicamente, ma anche psicologicamente facendo affidamento solo sulle fonti certe, professionali, e non su siti che reindirizzano notizie false. Restiamo in casa per i nostri cari, ma soprattutto per quanti quotidianamente lottano in prima linea, rischiando - come è già purtroppo troppe volte successo - la propria vita nella salvaguardia della salute altrui. Chi rispetta le norme dovrebbe segnalare alle autorità competenti la violazione dei molti che ancora stanno fuori. Il contributo di tutti è fondamentale".