La bonifica dei quartieri monrealesi impatta con l’evoluzione culturale dei residenti

Nella giornata di ieri ho visitato con una curiosità morbosa il quartiere Carmine nei tratti stradali di bonifica voluti dalla nostra amministrazione comunale e finanziati dalla Regione Siciliana.

Premetto di conoscere da sessanta anni il mitico quartiere Carmine, popolato 60 anni or sono da professionisti, insegnanti (Ricordo la casa del Maestro Di Giovanni), impiegati bancari ed imprenditori (Ludovico Messina e fratello), da Coltivatori Diretti (Famiglia Basile) e da tanta brava gente (Famiglia Naimi), alcuni affittuari ed altri proprietari degli appartamenti abitati. Non potrei dimenticare nella storia recente del Carmine, l’imprimatur spirituale e culturale timbrato dal mitico Monsignor Giuseppe Governanti, ex Presidente della Sacra Rota, fondatore dei Boy Scouts presso la chiesa di San Castrense, proprietario di un pappagallo marxista, chiamato Loreto, che mi affidò per addestrarlo ed educarlo.

Con Loreto, ammetto di avere tradito l’unico prete che ho amato nella mia vita; Don Giuseppe Governanti tradito dalla chiesa monrealese ed interdetto dalla celebrazione delle funzioni religiose, in sintesi sospeso temporaneamente, perché aveva denunziato gli affari della chiesa, non lineari ed in odore di cattivo gusto giuridico. Tutta un’altra storia è il Quartiere Ciambra da riqualificare ai sensi del Decreto della Regione Siciliana con un finanziamento di 1,8 milioni di euro che serviranno a voltare pagina in questo quartiere da favola e tra i più antichi di Monreale. Ad hoc, il nostro Sindaco Ingegnere Alberto Arcidiacono ha dichiarato: La Ciambra in dialetto calabrese è la camera di derivazione francese (Chambre); è un Film candidato all’Oscar, dolcemente controcorrente; è un Trailer di quelli tosti e fantastici, è un Quartiere Monrealese antichissimo, dove se guardi di notte la luna, trovi tutte le sfumature del mare azzurro.
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