Piazza di Aquino: proseguono gli interventi, ma la situazione è insostenibile

Serviranno ancora giorni prima di poter apprezzare un po di decoro presso lanfiteatro. Intanto a fondo Pasqualino gli operatori hanno rimosso i cumuli di spazzatura

MONREALE, 15 giugno – “Per oggi, abbiamo finito”: è questa l’espressione con la quale, i volontari, hanno esordito al termine delle prime operazioni avviate stamattina nei pressi della piazza di Aquino.

Per restituire lustro all’anfiteatro o, renderlo quantomeno fruibile, ci vorrà ancora del tempo – molto tempo – e soprattutto tanta forza. Come anticipato nel titolo, la situazione è diventata insostenibile per via dello stato di fatto della piazza, uno spazio letteralmente abbandonato alle volontà di Madre Natura e alla piaga dell’inciviltà cittadina. Nessuna carrellata di foto a corredo oggi. Sminuirebbe di gran lunga il faticoso lavoro attuato oggi dall’instancabile squadra operativa composta dai volontari Piero Faraci e Francesco Rossello, Piero Segreto (ex Pip) e dal dipendente comunale Salvatore Ganci, coordinati come di consueto da Ninni Di Salvo (Villa e Giardini). Quanto realizzato è possibile comprenderlo attraverso la foto in copertina: diserbamento lungo gli spazi principali della villeta antistante la via Aquino, taglio netto della vegetazione selvaggia all’interno delle aiuole e raccolta dei rifiuti ivi individuati sul luogo, per un totale di 6 sacchi di cui 3 già rimossi dagli operatori della ditta Ecolandia che, contemporaneamente, nella vicina zona di fondo Pasqualino, intervenivano rimuovendo i sacchi conferiti illegalmente. Rivenuti frattanto un asse da stiro e una sedia da ufficio regolabile, il cui stato – ancora ottimo – ha suggerito ad un cittadino di riutilizzarla presso la propria abitazione.

Per il prosieguo delle operazioni, secondo quanto dichiarato dai volontari, serviranno ulteriori braccia e soprattutto estrema attenzione per effettuare gli interventi presso le aree verdi – si fa per dire – alle spalle della degli spalti, là dove tra le alte sterpaglie potrebbero giacere oggetti che metterebbero a rischio la loro incolumità, avendo potuto constatare il totale abbandono dell’impianto dal quale deriva la discutibile utenza durante le ore notturne. Un luogo che, vista la fatiscenza architettonica, andrebbe già da questo momento chiuso al pubblico.