Lo scultore Giovanni Sardisco dona una sua scultura al Comune

È un’opera ispirata alla lotta contro la ludopatia. Sarà collocata domani alle 13.30 nella Parco Giochi della Scuola Pietro Novelli, alla presenza delle autorità

MONREALE, 7 aprile – Lo scultore Giovanni Sardisco, in arte Giovanni da Monreale, ha deciso di donare una sua scultura alla città ispirata alla lotta contro la ludopatia. L'opera si chiama "8" e rappresenta un bambino di otto anni poggiato al muro che gioca ai videogiochi.

La donazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione con l'amministrazione comunale e con il consiglio d'istituto della scuola Pietro Novelli. La statua verrà collocata domani alle 13.30 nello spazio antistante il mini parco giochi inclusivo realizzato da poco dal Comune di Monreale e rappresenta il moto spontaneo di un’artista di grande sensibilità.
L’artista ha ringraziato il sindaco Alberto Arcidiacono, il consigliere comunale Santina Alduina, l'assessore ai servizi a rete Giuseppe Pupella, il preside Marco Monastra, Piero Faraci, che ha seguito il progetto sin dall'inizio e tutti gli amministratori comunali, i docenti della scuola e i cittadini che hanno collaborato e supportato il progetto.

La scultura è una critica all'uso sconsiderato della tecnologia digitale. Il consiglio nazionale di pediatria ha dichiarato che un uso eccessivo degli apparecchi digitali, nuoce alla salute e alla crescita neurologica dei bambini, inoltre può creare dipendenza, isolamento e sconsigliano l'utilizzo sotto gli otto anni e un uso graduale e assistito man mano che i bambini crescono. “Purtroppo – dichiara lo scultore Sardisco- quello che dicono i pediatri spesso non viene messo in atto. La mia opera pone una riflessione sulla questione” A fianco alla scultura vi è posto un cartello con scritto che "l'uso eccessivo di smartphone e videogiochi nuoce alla salute".

E’ stato concordato di porla in uno spazio della scuola che rappresenta un'istituzione destinata all'educazione e all'istruzione degli studenti, l'area giochi è un luogo dove i bambini fanno attività fisica e comunicano tra loro. L'opera entra in contrasto con queste entità e pone lo spettatore a una maggiore riflessione. La scultura è realizzata in vetroresina, dipinta con colori alla nitro, resistenti alle intemperie. All'interno vi è un'armatura in ferro zincato e all'estero vi sono delle piastre che servono a fissare l'opera.