Quel centro mi danneggia, mi sento preso in giro

Ad Aquino due centri sportivi, uno vicino all’altro

MONREALE, 29 gennaio – “Probabilmente, se avessi saputo che la strada era questa avrei fatto altre scelte. Invece, così, mi ritengo danneggiato”. Parole di Santino Florio (nella foto), proprietario dell’omonimo centro sportivo che sorge ad Aquino.

Florio, il cui centro costituisce un punto di riferimento nel territorio per tutti gli amanti del calcetto e da qualche tempo pure del padel, nel 2017 aveva presentato un progetto per la realizzazione di un centro sportivo a fondo Pasqualino, sempre nella frazione di Aquino.
Per la realizzazione del centro, però, che di recente ha superato lo scoglio del cambiamento della destinazione d’uso, ratificato dal Consiglio comunale, era stato costretto preventivamente, ad acquistare una vasta area, da 54 mila metri quadrati, esponendosi anche dal punto di vista economico, per ottenere il permesso di fattibilità dell’opera, considerato che dagli uffici del comune gli era stato sottoscritto che l’unica area da poter destinare a centro sportivo era proprio quella di fondo Pasqualino.

“Adesso, però – afferma Florio – mi accorgo che a pochissime decine di metri di distanza dal mio terreno il comune ha autorizzato la realizzazione di un altro centro sportivo (peraltro più piccolo e prossimo al completamento, ndr), sul quale sono sorti degli altri campi da padel.

Mi era stato assicurato che il mio terreno era l’unico destinabile alla realizzazione di un centro sportivo – dice ancora Florio – ma devo constatare che non le cose sono andate diversamente. Se avessi saputo che le cose stavano così avrei fatto altre scelte, anche perché per l’acquisto del terreno sul quale nascerà il mio centro ho dovuto sostenere delle notevoli spese. Credo di potermi sentire danneggiato da questa scelta, fermo restando che non ho nulla contro altri imprenditori che hanno deciso di investire a poche decine di metri dal mio terreno. Mi sento preso in giro e se ci dovessero essere gli elementi mi riservo di chiedere i danni al comune”.