Brucia la Sicilia, la Flai Cgil ''Pochi mezzi a diposizione per le squadre anticendio''

“La mancata riforma del settore mostra tutti i suoi effetti negativi nei momenti più critici”

PALERMO, 25 luglio- La Sicilia brucia e i forestali del servizio antincendio si stanno facendo in quattro per salvare i boschi e mettere in sicurezza abitazioni e persone con pochi mezzi e personale. In alcuni territori squadre antincendio sono composte soltanto da due operatori, ci sono torrette che chiudono per mancanza di personale, anche l’avere tolto la quarantesima ora di straordinario ai forestali significa avere squadre scoperte in caso di incendio nell’ora che manca”.

Lo denuncia Tonino Russo, segretario generale della Flai Cgil Sicilia. Russo ricorda che “sono impegnati lavoratori a tempo determinato, che , come tutto il comparto, aspettano da anni una riforma forestale che noi come sindacato invochiamo da sempre.

La mancata stabilizzazione dei lavoratori l’assenza di un ricambio generazionale, l’età ormai avanzata di molti forestali, un servizio antincendio che , su tutta la regione ad oggi ha perso circa 1500 unità- sottolinea Russo- sono tutti fattori che non aiutano per la prevenzione degli incendi e la gestione delle emergenze. Insomma gli effetti negativi della mancata riforma si vedono tutti nei momenti di crisi come quello attuale”.

Russo conclude sottolineando che “ la strategicità del settore forestale si capisce purtroppo soltanto nell’emergenze che puntualmente ogni anno si ripropongono: in mancanza di una programmazione e di una vera e propria riforma del settore è chiaro che la battaglia per la difesa del nostro ambiente naturale è persa in partenza”.