Il Consiglio comunale ha detto sì, entra nel vivo il piano di alienazione dei beni immobili del comune

Dal piano di dismissione l’amministrazione conta di ricavare poco più di sette milioni di euro

MONREALE, 29 marzo – Sul piano teorico, che deve ovviamente tradursi poi in atti concreti, il comune conta di ricavare poco più di sette milioni di euro. Somma che, ci vuol poco a comprenderlo, diventerebbe di fondamentale importanza nel bilancio dell’ente.

Conta di ottenerla attraverso l’alienazione di una lunga serie di beni immobili, inseriti in un elenco sottoposto, così come prevede la legge, al vaglio del Consiglio comunale, che ha detto di sì al piano proposto dall’amministrazione.
Il disco verde ulteriore,dopo quelli ottenuti a più riprese nel recente passato, è arrivato nel corso della seduta di lunedì scorso, che vedeva proprio il piano di alienazione fra i punti all’ordine del giorno. Il piano, illustrato dall’assessore al Patrimonio Sandro Russo, era stato preceduto dal parere favorevole (tanto tecnico, quanto contabile) del dirigente del settore risorse, Pietrantonio Bevilacqua, ed era stato accompagnato dalla presa di distanze, proveniente dai banchi dell’opposizione, poi confermata in aula attraverso il voto contrario o l’astensione.

“Fiore all’occhiello” di questa campagna di dismissione è certamente l’ex mobilificio Mulè, ubicato in fondo alla via Venero, oggi sede di alcune associazioni che ivi svolgono le loro attività culturali o ricreative, dalla cui vendita l’amministrazione comunale conta di ricavare 892 mila euro. L'immobile già dall'agosto dell'anno scorso faceva parte di quelli da "dismettere", tanto che già, il prossimo 30 aprile, sarà celebrata l'asta con la quale potrebbe avvenire la definitiva cessione ai privati.
Il piano, però, comprende pure l’alienazione di immobili di uso comune, che equivalgono ad una posta di 402 mila euro, quella di terreni (per un totale di poco più di 2,8 milioni di euro (a far lievitare la somma di questa voce alcuni terreni di contrada Agrifoglio), di alloggi popolari per circa 1,5 milioni, nonché quella di lotti del cosiddetto “30%”, per un altro milione e mezzo di euro. E proprio su questi si è espresso lunedì scorso il Consiglio.

Il voto favorevole è arrivato dai consiglieri di maggioranza, per l’astensione si è orientato Fabio Costantini (Movimento 5 Stelle), mentre contrario è stato il voto dei consiglieri di Forza Italia, Mimmo Vittorino e Silvio Terzo, che già anche mediaticamente, si erano esposti, ritenendo “affrettata” la dismissione del mobilificio Mulè. "Un atto importante - fa sapere l'assessore Russo - attraverso il quale, se l'operazione dovesse andare in porto, il Comune sarà in grado di ottenere somme utili e preziose con le quali poter fornire ulteriori servizi ai cittadini".