Palermo, prosegue l’operazione ''Brevis'': fermo per i proprietari del ristorante Carlo V

Sono accusati di essere prestanome del boss Giuseppe Calvaruso, arrestato il 4 aprile scorso

PALERMO, 14 aprile – La Procura Distrettuale Antimafia ha fatto scattare ed eseguire ai carabinieri del comando provinciale il fermo per i fratelli Benedetto e Giuseppe Amato, che si trovano attualmente ai domiciliari. I due sono accusati di essere i prestanome del presunto boss reggente del mandamento Pagliarelli Giuseppe Calvaruso, in carcere dal giorno di Pasqua dopo l’operazione “Brevis”.

Gli Amato sono proprietari del ristorante “Carlo V”, sito a piazza Bologni e ora sottoposto a sequestro. Stesso provvedimento è stato adottato per vari conti bancari, due automobili di lusso e un gommone; uno dei reati contestati è quello di intestazione fittizia di beni. L’intento di Calvaruso sarebbe stato quello di avviare, insieme ai due prestanome, un ulteriore giro d’affari imprenditoriale da finanziare in modo solo apparentemente legale.
Una specie di adorazione, quella di Giuseppe Amato per il Calvaruso: sono le intercettazioni a suggerire tale quadro relazionale. I fratelli Amato avrebbero anche provveduto al sostentamento di Calvaruso durante le sue prolungate e costose trasferte: Singapore, Tunisia, Emirati Arabi Uniti e anche Brasile, Paese dal quale il boss stava facendo ritorno il giorno del suo arresto a Punta Raisi.