Non azzarderei mai né tanto meno accarezzerei l’utopia di essere il biografo del mitico Caravaggio. Se nel 2021 sento l’esigenza culturale di celebrarlo è per placare la mia anima irrequieta proiettata nel ricordo del Caravaggio, attraverso i segreti della sua vita misteriosa raccontati dal mio grande Maestro Maurizio Calvesi, docente di Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Palermo Facoltà di Lettere Classiche, Preside Giusto Monaco.
Al di là dei colori della Politica e delle varianti epocali storiche che hanno contribuito a stigmatizzare i regimi e le giovani istituzioni democratiche del Terzo Millennio, nell’articolo odierno mi soffermerò a fare risalire dal pozzo dei miei ricordi due grandi personaggi che hanno rovistato la storia d’Italia da cima a fondo per la quadratura del cerchio nella Scienza della Cultura e della Politica.
Quando il 12 Maggio del 1988 fondammo con il mio sublime maestro Leonardo Sciascia, la Cattedra di Civilta’ Siciliana, dedicammo la sezione di Filologia Siciliana al Poeta Antonio Veneziano, il più grande Scrittore e Poeta della seconda metà del 500 Siciliano ed al mitico Pietro Novelli detto Pietro il Monrealese famoso ed apprezzato in tutta la Penisola Italiana.
La revisione critica italiana delle favole di Mister Esopo, il più grande favolista della storia di tutti i tempi, sarà edita dalla Libera Cattedra di Civiltà Siciliana fondata da Leonardo Sciascia con regolare atto notarile redatto il 12 maggio 1988.
Non ci sarà mai pace tra gli ulivi della nostra Sicilia, perché la maledetta moira dei nostri destini individuali e collettivi, la curvatura del tempo mafioso, l’effetto serra e le variazioni climatiche, saranno la caratteristica costante della nostra Isola alla frutta ed il suo eterno legame coniugale con l’Africa dei nostri fratelli neri.
MONREALE, 25 agosto – Sono trascorsi ben 807 anni dalla nascita di Luigi IX, avvenuta in Francia, a Poissy, il 25 aprile del 1214, di cui oggi ricorre l’anniversario della morte verificatasi a Tunisi proprio il 25 agosto del 1270.
Il ritorno sulla scena del puparo l’aspetto di risalto del progetto teatrale
MONREALE, 30 luglio – È il maestro dell’opera dei pupi Piero Scalisi il protagonista del progetto teatrale “Io il puparo, tu l’alpacca” realizzato con il video a cura dell’associazione culturale “Il Genio di Palermo” trasmesso lo scorso 22 luglio sulle pagine social e Facebook.
Nell’Italia in cui abbondano ripetitive ( costose) manifestazioni celebrative di ogni tipo può verificarsi che non poche importanti ricorrenze vengano organizzate, secondo i gusti o gli interessi prevalenti, in maniera barocca, oppure ipocritamente protocollare, o, come spesso accade, sottotono.
Nella codifica dell’articolo odierno, che racchiude e sintetizza le grandi civiltà della nostra storia, Maestra di Vita, sento il sacrosanto dovere di fare chiarezza a modo mio sui valori fondanti della nostra vita, a partire dal senso comune e goffo di ciascun individuo che approccia la religione ed il senso del “Divino” con la solita domanda: E nato prima l’uovo o la gallina?
Leonardo Sciascia, mio maestro sublime, era solito ripetermi: Salvino, ti ricorderò sempre che Caltanissetta è e sarà sempre, nella storia della nostra isola, la piccola Atene siciliana.
Vorrei ed amerei, prima della stesura del mio articolo odierno, fare un omaggio ed un solenne chapeau all’infinito Rino Gaetano (del quale in questi giorni si commemora il quarantennale della scomparsa), all’immenso Riccardo Cocciante e New Perigeo, per avere partorito musicalmente e liricamente “A Mano A Mano” una canzone che ti devasta l’anima, ti scava dentro e ti proietta in un futuro post tecnologico ad alta tensione poetica e creativa.
Masino Buscetta è stato il primo pentito di mafia, che consentì ai Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino di comprendere l’organizzazione di “Cosa Nostra” e di portarne i capi in tribunale.
“E le stelle stanno a guardare” è stato il titolo di un grande romanzo di Joseph Cronin, pubblicato pe la prima volta nel 1935. Dal libro sono stati ratti un film nel 1939, due Fiction Televisive nei primi anni settanta, ed un’Opera Teatrale.
Praino è un piccolo paesino siciliano che si trova nella zona di Milo, dove il maestro Battiato ha vissuto per tanto tempo con la madre e la zia. Oggi mercoledì 19 Maggio, si sono celebrati i funerali di Battiato, in forma privata e riservata nella villa del cantautore.
Questa notte uggiosa del 15 Maggio del 1997, è una notte da trascorrere giocando a tresette nel mese della Madonna, o in alternativa scendere nella piazza Guglielmo della mia Monreale e fare dei ritocchi sulla fronte di questa benedetta città dei balocchi.
Nel prossimo mese di giugno, considerando, tra l’altro, che siamo finalmente in zona gialla, libera da molti vincoli e restrizioni, ho ritenuto opportuno pubblicare nella Collana della Libera Cattedra di Civiltà Siciliana, fondata da Leonardo Sciascia il 12 Maggio 1988 e diretta dal sottoscritto dopo fine-novembre 1989, un Saggio Letterario dedicato interamente ad un mito della Poesia Siciliana, ovvero Pietro Fullone detto Petru Fudduni.
Giuro che nelle vesti di scrittore, letterato e poeta, mi sentirei a disagio se dovessi imporre alla mia coscienza, di rivelare l’arcano segreto che oscilla come una spada di Damocle, tra la funzione educativa e la funzione poietica pura delle opere di uno scrittore, poeta o assimilato tale, nella categoria.
Nel giorno della domenica “in Albis” non potevo mancare all’appuntamento con Monreale News.it in una ricorrenza che spacca le tradizioni, il folklore, il senso dell’appartenenza, l’ipocrisia ed il perbenismo interessato di chi vuole conquistarsi un posto in Paradiso.
Era il 3 aprile 1986, e da allora la consapevolezza del fenomeno mafioso si è accresciuta sempre di più
MONREALE, 3 aprile – Prima del “boss dei due mondi” erano stati almeno due i collaboratori di giustizia divenuti celebri per le importanti dichiarazioni sulla mafia e le esplicite accuse mosse contro certi illustri criminali: Melchiorre Allegra e Leonardo Vitale, se si esclude il caso di Serafina Battaglia.