Arriva un giorno in cui i rancori hanno lo spessore del vetro camera

Arriva un giorno in cui i rancori hanno lo stesso spessore del vetro camera, il vetro eccellente che si usa per l’isolamento acustico dentro le nostre case devastate dal maledetto rumore delle auto e dei motori che girano follemente per le vie e viuzze della nostra città, disturbando il nostro riposo notturno.

In apparenza camuffi in viso, a causa della deprivazione di sonno, un’espressione angelica tagliente come le pale di un’elica. Sorridi come sorridono i vecchietti, guardando il Telegiornale; ti prende un po' di anoressia e guardi il pavimento a terra, sovraccarico di una tristezza maledetta che ti affetta come un salame. Ti chiedi perché si continua a sparare contro gli onesti e ti resta solo il margine di contare i resti di una giornata speciale, fatta di sole rosso africano che esalta il rosso del sangue di un uomo, un mito che ormai è troppo lontano da questa rissa genetica che ha attivato grandi strategie, ma piove Governo ladro e sono tutte bugie. Questa tenera ed incazzatissima poesia l’avevo dedicata al Giudice ed Eroe Giovanni Falcone ed alla tenerissima moglie Francesca Morvillo, magistrato e sorella del Procuratore Alfredo Morvillo, mio compagno di liceo presso il Vittorio Emanuele II di via del Giusino.


Ricordare Falcone è un dovere civico, etico, in una società italiana che naviga in acque tempestose e rischia di affondare senza salvagente. Giovanni Falcone resta ancora un mito che ha tracciato la Strada della Legalità e della Giustizia Giusta nella nostra Italia serva di una classe politica corrotta, nave in grande tempesta, non donna di provincia ma bordello. C’è da rifare la Riforma del Codice Penale, del Giusto Processo e del Potere del Consiglio Superiore della Magistratura. C’è una sola condizione per riformare da nord a sud la nostra politica, ovvero la liquidazione di tutti i poteri forti, a partire dalla Burocrazia e dagli accordi Stato-Mafia degli ultimi anni.
COPYRIGHT©BY SALVINO CAPUTO