Lettera alla mia Terra

Non temere terra mia che non sei mai stata mia come mia ti sento adesso che…tremi
perché ho fede che faranno ritorno gli sguardi d’intesa
e la speranza non più coperta da barriere sterili
Non temere

L’arte della scrittura è spesso un sano corto circuito dei nostri motoneuroni cerebrali

Ho voluto parafrasare con sottile ironia un mio aforisma del 1972 in occasione della pubblicazione del mio primo libro “Guerra e Cacio”. Non esisterebbe in assoluto un’arte della scrittura senza un background ed un retroterra legati alla nostra formazione scolastica, all’acquisizione di una lingua ed al percorso di studi coronato con profitto e stigmatizzato con i nostri curricula e specializzazioni, master ed incessanti aggiornamenti.

La leggendaria narrazione di due famiglie della Palermo ''del fare'' nei romanzi di Stefania Auci e Agata Bazzi

La Sicilia letteraria non finisce mai di stupire. Accade molto di rado che due romanzi storici, pubblicati da due importanti case editrici quasi contemporaneamente (riguardanti la saga di due differenti “potenti” famiglie che a cavallo tra il XIX e XX secolo hanno segnato profondamente la vita economico-sociale di Palermo ), pensati e scritti da due autrici di marcata femminilità, entrambe nate e cresciute in Sicilia e fino a pochi mesi fa poco note al grande pubblico dei lettori, raggiungano (non solo in Sicilia) la vetta della graduatoria dei libri più venduti della narrativa italiana dell’anno di grazia 2019.

Continuerò a fumare imperterrito perchè anche la luna e la nostra Terra sono fumo e niente più

Ringrazio Pino Daniele e la sua meravigliosa canzone “Gesù, Gesù” per avermi ispirato l’articolo odierno su Monreale News. Pino in questo capolavoro di musica, canto e parole scriveva: “Non mi ricordo più l’odore del caffè che si espandeva ed evaporava per tutta la mia casa, sarà una metafora o una nostalgia ma questa in fondo è stata la vita mia e se vuoi saperne di più ti dico che questa nostra luna è fumo e niente più”.

Ci amiamo troppo e non c’è più umiltà

Nel 1968 chiesi al maestro Franco Nocera di dipingere diabolicamente l’amor proprio cieco

Sono trascorsi 51 anni dal mitico 1968, quando il movimento studentesco italiano ribaltò i rapporti tra docenti universitari e studenti. Lottavamo per il diritto allo studio e l’abolizione dei privilegi dei baroni universitari e anche a piccole dosi ottenemmo risultati brillanti, non solo presso le università italiane ma nella società civile e nella politica.

''U patri e a matri si susinu di notti, appiccianu i lumi e conzanu i morti''

Pubblichiamo una bella novella su un tema sempre caro e sentito nel nostro costume

Quando ero picciliddra di manco sei annuzzi, subivo il fascino del giorno dei morti ancor più del Natale, eppure a Natale i giocattoli erano più corposi e, soprattutto, erano quelli che avevo chiesto a Gesuzzu e che lui mi avrebbe portato in base al mio comportamento diciamo, nell’ultimo mese.

''Un nodo di tensioni'', l’incontro a Monreale su Antonino Noto

Relazione a cura del professore Francesco La Mantia nell’ambito della mostra “Non smarrire alcuna parola” di Mario Lo Coco

MONREALE, 25 ottobre – Si è tenuta nei locali del fondo moderno della biblioteca comunale del Santa Caterina la relazione del professore Francesco La Mantia sul filosofo monrealese Antonino Noto.

L’apprezzamento ed il complimento sono una cosa meravigliosa: adoro elogiare le persone umili ed i saggi

Confesso di amare gli aforismi dei grandi pensatori della storia di tutti i tempi, a partire da Socrate, Platone, Eraclito, Plutarco, Aristotele ed il mitico Voltaire. Mi auguro che i titoli dei miei articoli su Monreale News non diventino aforismi; ancora, alla venerabile età di 70 anni, dovrò affrontare le fatiche di Ercole per diventare un grande pensatore.

Un caffè col maestro Pietro Scalisi, puparo

È stato uno dei protagonisti della recente “Notte Bianca Unesco”

PALERMO, 21 ottobre – In occasione della Notte Bianca Unesco a Monreale, il 28 settembre, in quel di Largo Cutò, tornava sul palcoscenico dopo tanti anni il maestro puparo Pietro Scalisi, ospite d’eccezione della serata, durante lo spettacolo dell’Opera dei Pupi a cura della compagnia Brigliadoro di Palermo. A poco più di due settimane dall’evento, abbiamo deciso di approfondire, davanti ad una tazza di caffè, l’opera del maestro palermitano, attraverso una chiacchierata dai toni informali.

Quando nel 1866 Giuseppe Pitrè salvò la sua raccolta di proverbi siciliani

Fu durante la cosiddetta rivolta del “sette e mezzo” che coinvolse anche Monreale

Nel corso della cruenta rivolta palermitana detta del “Sette e mezzo” perché durò sette giorni e mezzo (e della quale il 15 settembre si è celebrato il 153° anniversario), una massa di oltre trentamila persone, delusa dalle promesse post-unitarie e soffocata dalle tasse e dalla miseria, mise a soqquadro la città. Il governo, per tutta risposta, proclamò lo stato d’assedio e inviò a Palermo 40 mila soldati.