Monreale ha le carte in regola per pensare in grande

MONREALE, 4 ottobre – Monreale batte Palermo 3-0. Marcatori: calore, organizzazione, scurezza delle strade. Ci sembra giusto prendere avvio da questo ideale, quanto improbabile, tabellino, per spiegare cosa è successo ieri pomeriggio nel corso della prima tappa del Giro d’Italia 2020.

Partiamo subito da una considerazione: è andato tutto bene ed abbiamo fatto una gran bella figura. E non solo perché le immagini televisive immortalavano per ore in diretta i nostri splendidi monumenti. Abbiamo fatto bella figura perché abbiamo presentato un’organizzazione che ha funzionato in tutti i più piccoli dettagli e se proprio vogliamo fare il confronto, per quanto non necessario, con il vicino capoluogo, possiamo tranquillamente affermare che abbiamo stravinto. Il sindaco Orlando non ci resterà benissimo, ma questo è un particolare dal quale prescindiamo. Una volta tanto possiamo dirlo senza paura e senza enfasi: ieri il capoluogo sembravamo noi.


Tanto, tantissimo calore per le strade di Monreale, molto più che nella vicina Palermo, forse perché più grande e quindi più dispersiva, Organizzazione perfetta nella cittadina normanna dove, per fortuna, non c’è stato alcun inconveniente, e soprattutto è stata messa in mostra una condizione generale di primo livello delle strade, meglio di quelle palermitane, che a volte, sono sembrate - per dirla in siciliano - un po’ “arripizzate”.
Il nostro obiettivo, comunque, non era quello di fare più figura di Palermo, ma ciò è successo e, da monrealesi – una volta tanto – possiamo dirlo forte.
L’obiettivo, quello vero, era poter dire che Monreale può stare tranquillamente tra le città che possono essere inserite nei circuiti nazionali ed internazionali delle grandi manifestazioni. Monreale può ospitare eventi di grande cabotaggio, come il Giro d’Italia, uno degli appuntamenti sportivi più importanti del mondo. La cittadina, non è un colpo di spazzola a questa amministrazione, ma una verità che reputiamo inoppugnabile, ha tutte le carte in regola per sedersi ai tavoli delle grandi manifestazioni, facendo valere non solo il prestigio della propria storia e delle proprie bellezze monumentali, ma anche un background organizzativo di grande spessore ed un’utenza in grado di far da cornice ad eventi di questo livello.


Insomma, la prova era molto attesa e la prova è stata superata. Adesso ci auguriamo che, sull’abbrivio di questo parziale, ma importantissimo, successo, altre iniziative possano avvenire. Potrebbe essere l’occasione per un rilancio, speriamo definitivo, dell’immagine della nostra cittadina. Pensare in grande è un dovere al quale non possiamo derogare.