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Il siciliano, la nostra lingua madre

| Samuele Di Miceli e Nicola Mammina * | La parola agli alunni

Un'istruttiva esperienza su alcuni modi diffusi del nostro parlare

MONREALE, 28 febbraio – Giovedì scorso, giorno 21 febbraio, è stata celebrata la giornata internazionale della lingua madre, istituita nel 1999 dall’UNESCO e celebrata per la prima volta il 21 febbraio del 2000.

Questa giornata serve a promuovere la diversità linguistica e culturale di ciascun popolo. Quest’anno, in occasione di questa celebrazione, presso la scuola Veneziano, la nostra classe ha partecipato ad un evento dedicato al siciliano che è la nostra lingua madre. Infatti dobbiamo definire il siciliano come lingua e non come dialetto, perché solo una lingua ha precise regole grammaticali, morfologiche e sintattiche. Il siciliano ha lemmi che non è possibile tradurre direttamente in italiano; ad esempio la parola “tascio” in siciliano ha un senso preciso mentre in italiano bisogna ricorrere a diversi significati: eccessivo, fuori moda, rozzo, volgare, ecc…


Conservare la propria lingua madre è molto importante perché una lingua non è solo un insieme di parole e regole ma raccoglie la storia, la cultura e le tradizioni di un popolo. Per questo motivo, in questi giorni, abbiamo letto e analizzato la poesia di Ignazio Buttitta “Lingua e Dialetto” dove il famoso poeta dice che una persona può essere imprigionata e le si può togliere tutto ma sarà sempre libera e ricca se potrà usare la lingua parlata dai propri antenati: un popolo “Diventa poviru e servu quannu i paroli non figghianu paroli e si mancianu tra d’iddi”, che vuol dire che una lingua se non è parlata e non ha neologismi è destinata a morire come una chitarra che perde una corda al giorno. Caratteristica della lingua siciliana è la cadenza a cantilena e le note basse, quindi anche se la lingua madre non è più parlata come prima a noi è rimasto il suo suono, quel suono che in tutto il mondo ci contraddistingue come siciliani a prescindere da quale lingua parliamo. E di questo dobbiamo essere orgogliosi.

* classe V A scuola primaria “F. Morvillo”

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 3 aprile – L’ingresso del sindaco Alberto Arcidiacono in Forza Italia, con tanto di comunicato stampa corredato di foto, mossa che mancava solo del crisma dell’ufficialità, segna un preciso spartiacque nella politica recente della nostra cittadina.

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