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Non provocarono l’incendio alla Carrubbella del 2013, il tribunale assolve due uomini

| Enzo Ganci | Nera e giudiziaria

Nessuna causalità fra il loro gesto ed il rogo che causò notevoli danni

PALERMO, 1 luglio – Le fiamme, alte anche più di venti metri, avevano bruciato circa mille metri di terreno nel quartiere Carrubbella, danneggiando anche delle proprietà private. A cagionare quel rogo, però, quell’11 dicembre del 2013 (leggi qui l’articolo), non furono i due individui che in un primo momento era stati individuati e poi successivamente rinviati a giudizio.

Almeno secondo il giudizio del Tribunale di Palermo, 4ª sezione penale, visto che il giudice monocratico Giangaspare Camerini ha assolto per non aver commesso il fatto I.A.57 anni, presunto autore materiale e T.M. che avrebbe commissionato al primo di bruciare delle sterpaglie.
In pratica, secondo la difesa, composta dagli avvocati Piero Capizzi e Vincenzo Parrino, i due avrebbero sì dato fuoco a delle sterpaglie in un fondo attiguo, sempre nel quartiere Carrubbella, ma fra il loro gesto e l’incendio poco dopo divampato in un terreno vicino non ci sarebbe alcun collegamento diretto, nessun nesso di causalità. Perlomeno questo non sarebbe stato dimostrato e dimostrabile. Da qui il provvedimento di assoluzione.

· Enzo Ganci · Editoriali

Non occorre essere dei navigati sociologi o degli esperti psicologi per capire quale sia il sentimento comune che alberga, ormai da domenica scorsa, nel cuore di ogni monrealese.

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