L’immobile è del Comune o del Fec? È disputa fra una ceramista e l’amministrazione di Monreale

L'antivilla comunale

Il tribunale di Palermo stabilirà se il Comune deve rimborsare all’imprenditrice poco più di 127 mila euro

MONREALE, 25 gennaio – Il Comune di Monreale ha beneficiato finora di un arricchimento indebito per aver riscosso i canoni di locazione di un immobile senza averne titolo? È quello che stabilirà il tribunale di Palermo il prossimo 27 marzo, quando si troverà di fronte proprio l’amministrazione comunale monrealese e Maria Grazia Bonsignore, figlia della nota ceramista scomparsa Elisa Messina per una causa relativa ai locali ubicati nell’antivilla comunale.

Ma oltre. Il contenzioso riguarderà pure i locali di via Torres per i quali è in piedi una disputa relativa alla presunta titolarità del diritto di proprietà dell’immobile stesso.

La vicenda nasce quando l’imprenditrice, titolare della ditta ereditata dalla madre e con sede originaria in un locale sito in via Torres, nel lontano 1995, a seguito di un atto di citazione proposto dal comune di Monreale e finalizzato al rilascio dell'immobile presso il quale svolgeva la propria attività lavorativa, risolveva bonariamente la vicenda concordando con l'amministrazione di stipulare un atto di locazione per i locali che si trovano nell'antivilla comunale, impegnandosi per questo al pagamento di un canone prestabilito.
L’imprenditrice, peraltro, si opponeva alla richiesta formulata dall'Ente locale, tanto che a tutt'oggi la questione è ancora pendente presso il competente tribunale.
Successivamente, però, per il mancato pagamento del canone fissato per la locazione dell'immobile dell’antivilla, tra l'imprenditrice ed il comune di Monreale la questione è divenuta assai controversa, caratterizzata da un susseguirsi di atti di citazione e conseguenti atti di transazione.

Tutto ciò fino allo scorso 13 settembre, giorno in cui, a seguito di un sopralluogo ispettivo effettuato dagli ufficiali dell'Agenzia del demanio presso l'attività imprenditoriale, sarebbe emerso che anche l'immobile prospiciente l'antivilla comunale è sempre stato di pertinenza demaniale e, conseguentemente, ogni somma relativa alla sua occupazione avrebbe dovuto essere quindi corrisposta esclusivamente alla medesima autorità.

Da ulteriori verifiche condotte dalla stessa imprenditrice al fine di chiarire la vicenda, sarebbe poi emerso che l'edificio in questione risulterebbe appartenere al Fondo Edifici per il Culto (FEC), motivo per il quale secondo la linea di difesa tracciata dal legale dell'imprenditrice, le somme versate all'amministrazione comunale, comprensive di interessi e rivalutazione monetaria, dovranno essere restituite alla ricorrente per “indebito oggettivo e invalidità, inefficacia o inesistenza del vincolo obbligatorio”.
A fronte di quest'ultima procedura giudiziale, la somma che dovrebbe rimborsare il comune di Monreale è di 127.441,88 euro.