Non si tolga il Crocifisso dalla vista dei giovani

Monito dell’arcivescovo di Monreale durante il consueto Pontificale del 3 maggio. LE FOTO

MONREALE, 3 maggio – “Continuare a togliere dalla vista dei giovani il Crocifisso significa privarli della certezza che solo prendendo ogni giorno la propria croce dietro a Gesù possiamo aprirci alla speranza”. Sono parole dell’arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi pronunciate durante il solenne pontificale che si è tenuto oggi in una Collegiata piena tra i banchi, un po’ meno, per amore di verità, nel presbiterio.

“Non bisogna vergognarsi di raccontare alle giovani generazioni questa verità – ha detto ancora il presule nel corso dell’omelia della celebrazione che fa da preludio alla processione del SS.Crocifisso – è attraverso il sacrificio della Croce che Gesù ha raggiunto la vittoria della resurrezione. La speranza per noi cristiani non è un vago ottimismo, ma una persona: Gesù Cristo morto in croce e risorto. La speranza cristiana deve essere testimoniata nella vita di ogni giorno caratterizzata dall’amore, dalla gioia, dall’umiltà, dalla mitezza, dalla capacità di perdono.
L’odio – ha aggiunto Pennisi, l’orgoglio, la prepotenza, la vendetta, l’intolleranza, che sono all’origine di ogni atto di violenza terroristica o mafiosa, derivano dalla mancanza di speranza.
I terroristi e gli appartenenti alle varie mafie sono persone tristi, senza futuro che vogliono uccidere la speranza di un mondo rinnovato dal messaggio di amore, di misericordia e di perdono che deriva da Cristo Crocifisso. Il Crocifisso non può essere strappato, prima che dalle mura delle nostre scuole o degli edifici pubblici, dal nostro cuore”.