Il parco giochi un diritto, non un favore

Riceviamo e pubblichiamo...

Qualche decennio fa, una campagna politica del mio partito portava come slogan: “Non per Favore ma per Diritto!” Era l’ammonizione ad una politica e ad una società fatta di personaggi mediocri che col loro agire costantemente calpestavano la cultura dei diritti e rappresentavano il modello culturale dei favori, individuali o verso una comunità.

In quel quadro tutto doveva apparire come concessione del prossimo candidato di turno ad una istituzione. Pensavo che certi metodi di fare politica con la fine della 1ª e della 2ª Repubblica fossero stati messi in soffitta con la vecchia classe dirigente.
Purtroppo devo constatare che non è proprio così. Da alcuni articoli pubblicati sui giornali on line dei giorni scorsi, ma anche di questi ultimi anni, abbiamo la certezza che c’è chi tende a riportare le lancette indietro, quando c’erano i signorotti con cappello e bastone che dovevano accattivarsi le simpatie dei “viddani” con la coppola.
La disputa aĺla quale abbiamo assistito ieri nei giornali on line tra chi sarebbe stato determinante per il finanziamento del progetto del parco giochi inclusivo mi ha fatto pensare che ancora siamo alla preistoria politica ed in particolare alcuni pseudo politici locali ritengono ancora, nel 2020, di poter dare notizie fuorvianti ai cittadini pensando di ottenere qualche voto in più? Piuttosto che contendersi una medaglia al merito di un bel nulla, inviterei questi personaggi ad approfondire la legge nazionale 328 del 2000, ossia, la “legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali". È la legge per l'assistenza, finalizzata a promuovere interventi sociali, assistenziali e socio-sanitari che garantiscano un aiuto concreto alle persone e alle famiglie in difficoltà. Solo attingendo a denari previsti dal fondo nazionale delle politiche sociali è stato possibile finanziare il parco giochi inclusivo. E se quel fondo esiste è grazie ai cittadini che pagano le tasse.
È doveroso, altresì, ringraziare i tecnici del nostro comune, i funzionari dell'assessorato ai servizi sociali e l'assessore al ramo che, con dedizione e professionalità, hanno prodotto tutte le “carte” necessarie per dare ai nostri piccoli concittadini un modello di parco giochi all'avanguardia.

Purtroppo, in certe ricostruzioni prive di pudore, di questa verità non c’è traccia. Forse, se proprio non ce la facevano a resistere alla ricerca del like su Facebook, avrebbero fatto meglio a condividere le parole misurate del nostro sindaco:
"Con somma gioia vi informo che abbiamo vinto il finanziamento per realizzare un nuovo meraviglioso parco giochi inclusivo! Avendo fatto fronte a mezzo di un ricorso all’iniziale esclusione, il progetto ha superato ogni remora grazie alla sua qualità tecnico-progettuale e grazie al rimpinguamento della dotazione iniziale del fondo operata dal governo regionale". “Per Diritto e non per favore di nessuno”, aggiungerei io!

* segretario del Partito Democratico di Monreale