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Partinico, l’agricoltura sociale che produce qualità e inclusione

| Giuseppe Cangemi | Cronaca varia

Si tratta dei laboratori del progetto Food Forest – La Buona terra

PARTINICO, 9 marzo – Hanno preso il via, in contrada Parrini, i laboratori del progetto Food Forest – La Buona terra. L’obiettivo è coinvolgere nel mondo del lavoro i ragazzi con disturbo dello spettro autistico a medio e alto funzionamento.

Per farlo è nata, infatti, tra Partinico e Terrasini una rete formata dalla Cooperativa Sociale NoE, l’azienda agricola Impastato, l’Istituto comprensivo “Danilo Dolci” e la cooperativa Educamondo. A sostenerli è l’assessorato regionale dell’Agricoltura nell’ambito della Sottomisura 16.9 del PSR Sicilia 2014-2020.
La prima fase del progetto è stata dedicata alla formazione degli operatori e dei volontari che hanno il compito di accogliere i ragazzi da affiancare e inserire nel mondo del lavoro attraverso laboratori che prevedono il costante coinvolgimento delle famiglie. L’obiettivo è muovere i primi passi verso dei percorsi di autodeterminazione attraverso un primo contatto con il mondo del lavoro e attraverso una rete di supporto sociale. Per farlo il progetto punta a creare una rete di enti, aziende e cooperative interessate e sensibili all’inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità.

“Ogni ragazzo da formare – spiegano i responsabili del progetto – è affiancato, nel suo ambiente di lavoro, da un tutor aziendale che opera in stretta collaborazione con il referente educativo”. Il primo incontro laboratoriale è stato dedicato all’accoglienza all’interno del bene confiscato alla mafia affidato alla cooperativa NoE. Dopo il pranzo collettivo, i ragazzi e le loro famiglie hanno visitato le aziende agricole in cui saranno formati nelle preparazione dei terreni, nella piantumazione e nella raccolta dei prodotti.

“La prima esperienza pratica - spiega il coordinatore del progetto, Gianluca Cangemi- è stata la piantumazione dei semi di zucca”. Insieme agli operatori, i ragazzi si prendono cura delle galline e fabbricheranno delle arnie per le api, destinate alla produzione di un miele biologico che avrà il sapore speciale dell’inclusione.

 

 

 



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