Amministrative 2024, Arcidiacono-FdI: questo matrimonio s’ha da fare?

La “trattativa” per includere i meloniani nello scacchiere del sindaco dovrebbe concludersi domani, in un senso o nell’altro

MONREALE, 22 aprile – La fumata attualmente è grigia. Se tendente al bianco o al nero lo si saprà entro domani. A decidere, con ogni probabilità, sarà una video-call, in programma stasera, che vedrà collegati i maggiorenti della coalizione che sostiene la candidatura di Alberto Arcidiacono.

Soltanto al termine del meeting si saprà se Fratelli d’Italia farà parte ufficialmente dello schieramento del primo cittadino o se, invece, questo resterà formato “soltanto” dalle quattro liste già ufficializzate. Nel frattempo anche i meloniani faranno i loro passaggi interni, anche questi fondamentali per indirizzarli da una parte o dall’altra.
Stamattina in Sala Rossa è andato in scena il confronto, che non si è risolto con il disco verde e durante il quale qualche frizione, per la verità, si è percepita.

La situazione è ormai nota: la coalizione del sindaco consta, fra le altre, della presenza della lista “Alberto Arcidiacono Sindaco - Marco Intravaia per Monreale” in cui il deputato regionale (di Fratelli d’Italia) è il leader, ma che di Fratelli d’Italia non ha il simbolo. Scelta che è stata spiegata con la natura “civica” del progetto Arcidiacono, benchè nella stessa coalizione ci sia il nome della Democrazia Cristiana e che ha fatto saltare dalla sedia il partito della Meloni.
Nei giorni scorsi (e lo avevamo scritto) FdI, attraverso il suo coordinatore provinciale Raoul Russo, aveva comunque ribadito il suo sostegno ad Arcidiacono, annunciando la presentazione di una lista con tanto di simbolo. Oggi, però, la “trattativa” ha registrato una frenata, proprio quando i meloniani avevano già individuato un elenco di candidabili, proprio sotto l’egida FdI.

Che succede? Da quel che si capisce Fratelli d’Italia spinge fortemente per far parte della coalizione. Sarebbe difficile da spiegare altrove la sua esclusione, anche perché con le percentuali “bulgare” che sembrano accompagnare la corsa di Arcidiacono, sarebbe davvero una disdetta per il partito della Premier non salire su un treno che corre spedito.

Da parte opposta, fatte salve le diverse sensibilità che caratterizzano la coalizione, ci si domanda invece se la presenza di FdI possa contribuire realmente ad aumentare la velocità del treno o se l’intento sia solo quello di beneficiarne. Anche perchè, giusto parlarsi chiaro, in caso quasi scontato di vittoria, i meloniani diventerebbero un interlocutore in più del quale tenere conto ed al quale dare risposte. Insomma, un quadro ancora in divenire, ma alla cui conclusione sembra mancare davvero poco.