Settimana Santa, ecco come si terranno le celebrazioni religiose

Arrivano le disposizioni dell’arcivescovo che saranno in vigore nelle chiese della diocesi

MONREALE, 30 marzo – Arrivano le disposizioni dell’arcivescovo relative alle funzioni della Settimana Santa che quest’anno, come è noto, stanti le limitazioni agli spostamenti, per contrastare il contagio da coronavirus, si svolgeranno solo a porte chiuse.

Con una disposizione indirizzata a tutte le chiese dell’arcidiocesi di Monreale, su cui il presule esercita la sua giurisdizione, compresi i monasteri e le comunità religiose, Pennisi detta le linee guida che dovranno essere osservate dalla domenica delle Palme fino al giorni di Pasqua.
“I presbiteri – scrive l’arcivescovo – celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo, in rispetto delle misure restrittive in atto, che riguardano gli assembramenti e i movimenti delle persone. I fedeli siano invitati a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi e alla valorizzazione di sussidi curati per la preghiera familiare e personale.
Accanto al celebrante sia possibilmente assicurata la partecipazione di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, di due operatori per la ripresa, purché siano rispettate le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica. Non si svolgeranno processioni e altre espressioni della pietà popolare, salvo rinvio ad altra data conveniente.

La Domenica delle Palme può essere assunta la seconda forma prevista dal Messale Romano solo in Cattedrale, con una processione all’interno della chiesa con ramo d’ulivo o di palma per la commemorazione dell’ingresso del Signore in Gerusalemme. Nelle chiese parrocchiali, invece, sarà adottata la forma semplice (terza forma del Messale Romano).
La celebrazione della Messa crismale (che si tiene il Giovedì Santo, di mattina) viene trasferita ad altra data. Si ricorda che, in caso di vera necessità, ogni presbitero può benedire l’olio per l’Unzione degli infermi.
Nella Messa in Coena Domini, il Giovedì Santo, saranno omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo sarà riposto nel Tabernacolo. Nella preghiera universale del Venerdì Santo sarà introdotta un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”. Nella veglia pasquale non saranno amministrati battesimi.