In questa pagina trovi le nostre recensioni in ordine di pubblicazione. Se vuoi puoi anche visionare l'elenco alfabetico delle pubblicazioni utilizzando il tasto qui sotto.


L’amante Inglese

L'amante inglese

Di Leda Melluso

Quando Emma Hart mosse i primi passi nella scala sociale in un’Inghilterra di fine settecento non avrebbe mai creduto di diventare padrona dei cuori di uomini di potere e, tramite loro, arbitro quasi incontrastato della politica del regno di Napoli. In effetti la storia è piena di ombre femminili più o meno grigie che sotto ogni latitudine e in ogni tempo riescono a dominare la politica, e la “Ragion di stato”.

Dunque Emma, grazie alla sua bellezza, intelligenza, lungimiranza, divenne Lady Hamilton, nientemeno che la moglie rispettabilissima dell’ambasciatore di Sua Maestà Britannica alla corte del regno di Napoli. Non è poco, ma ancora di più, amica intima e confidente della regina Maria Carolina (sorella della più sfortunata Maria Antonietta) nonché ispiratrice e consigliera delle scelte politiche dei reali della dinastia borbonica.

Le idi di Marzo

le idi di marzo

Di Colleen Mc Cullough

“Purché si rimanga aderenti alla verità storica, e se l’autore o l’autrice riescono a dominare la tentazione di sovrapporre gli atteggiamenti, l’etica, la morale e gli ideali della propria modernità al periodo e ai suoi personaggi, il romanzo è un modo eccellente di esplorare un’epoca diversa.”

Questa frase dell’Autrice riassume i principi ispiratori del suo narrare e spiega anche la curiosità e la passione che il romanzo riesce a infondere anche nel lettore inesperto di storia romana e di storia in generale. Non sono un’appassionata di storia romana, eppure ho trovato emozionante, coinvolgente e “breve” questo libro di 900 pagine che al lettore non consente pause.

Tango Math

Tangomath

Di Claudia Sortino e Mario Ferreri

Tango, Matematica e Neuroscienze: trinomio improbabile, strano, originale e intrigante. Tango Math ci invita a esplorare quanto di bello e misterioso hanno in comune queste tre magiche entità. Come percepiamo lo spazio? Come stimiamo le distanze? Che cos’è lo spazio personale? E quello peripersonale? A che servono i propriocettori?

Se l’uomo è misura di tutte le cose, come facciamo a misurare noi stessi, lo spazio intorno a noi, lo spazio sempre più ristretto che prima ci separa e poi non più dalla persona che ci abbraccia? Perché ci emoziona descrivere col corpo figure geometriche e coniche famose nella storia della Matematica condividendo il mondo col partner? A questo genere di domande risponde la Neuroscienza. Il tango dà vita alla circonferenza, all’ellisse, alla lemniscata di Bernoulli (detta “ocho” in argentino, perché ha forma di otto), sbaragliando tutte le resistenze di chi si ostina a vedere la Matematica come arida scienza dei numeri.

Le sette vite di Luca

Le sette vite di Luca

Di Joumana Haddad

In una splendida tarda mattinata di novembre, durante l’estate di S. Martino che solo a Palermo può essere degna di essere chiamata estate, ascoltavo distrattamente una trasmissione radiofonica, quando, mi colpì la voce e poi le parole dell’intervistata; sì, prima la voce, femminile, pacata, ma sicura, con un indefinibile accento esotico, poi l’argomento: parlava di un libro che aveva appena scritto in italiano: Le sette vite di Luca.

Attentissima, a quel punto, finalmente, udii il suo nome: Joumana Haddad. E’ una poetessa, scrittrice, giornalista libanese, poliglotta, che scrive in svariate lingue, dotata di una grande sensibilità, scaturita dalla vita vissuta tra le interminabili e sanguinose guerre mediorientali, e la consapevolezza di essere donna libera e anticonformista in un mondo arabo.

Il Paradiso degli orchi

il paradiso degli orchi

Di Daniel Pennac

Per chi ancora non conosca Pennac, ecco una storia, non convenzionale, esilarante, tenera, ma che alla fine scava in profondità per arrivare ad orribili miserie umane. Gli ingredienti per una piacevole lettura ci sono tutti.

Anzitutto il protagonista: Bejamin Malaussène, che svolge un lavoro quanto mai insolito:” Il Capro Espiatorio” di un Grande Magazzino, lavoro strano, surreale, senz’altro fantasioso, pieno di incognite, un lavoro nel quale bisogna profondere grande pazienza e senso di abnegazione, ma soprattutto una buona dose di faccia tosta ed incredibile ipocrisia.

Ma in tempi di grande disoccupazione, si fanno i lavori più svariati.

Gli Uccelli di Bangkok

Di Manuel Vazquez Montalban

È una delle prime avventure di Pepe Carvalho, detective-gourmet uscito dalla penna feconda di Manuel Vazquez Montalban, uno dei pochi romanzieri giallisti, mediterranei, il cui genio ha ispirato personaggi e vicende attualissime. Il protagonista, Pepe, è un incurabile “single”, circondato da amici e confidenti quasi collaboratori nella sua attività, tra i quali ha un posto importante la quasi fidanzata Charo: bella donna con una ben avviata attività di intrattenimento maschile, disincantata ed incerta su un prossimo futuro con Pepe, e insicura sulla durata dell’amore, ma sempre pronta ad un’uscita , un cinema, una cena con quest’uomo (rifugio) dalla forte personalità.

Pepe Carvalho, vive e lavora in una Barcellona senza nessun incanto turistico – paesaggistico – sentimentale. È’ una città moderna, abitata da un crogiuolo di gente, quindi piena di contraddizioni, pericoli e fascino, proprio per questo amata e irrinunciabile.

Medicus

Medicus

Di Noah Gordon

Libro del lontano 1985 che non dimostra affatto la sua età. E’ quanto di più bello si possa chiedere al romanzo storico. Le sue 650 pagine vi sembreranno poche ed avrete rammarico di finirlo, perché vorreste continuare a seguire le vicende, anzi l’epopea di Rob, ragazzo povero di Londra che nel 1021, all’età di soli nove anni, stringendo fra le sue le mani della madre, sente che essa sta morendo.

Figlio di un falegname e rimasto presto orfano, Rob ha un’invincibile voglia di aiutare la gente a guarire dalla malattia e casualmente viene adottato da Barber, un cerusico, un guaritore che oggi chiameremmo ciarlatano, forti della nostra fiducia nella scienza medica. Eppure i cerusici, i ciarlatani spesso ne sapevano molto di più di coloro che a diritto, venivano detti medici.

Dell’amore e degli altri demoni

di Gabriel Garcia Màrquez

Cartagena de Indias,1994. Sordi rumori di scavi. Lo storico convento di Santa Clara, ormai diroccato, deve essere abbattuto per far posto ad un hotel a 5 stelle. Le cripte di sepoltura saranno svuotate e distrutte. I colpi dei picconi si interrompono quando una magnifica lunghissima chioma color rame intenso, prorompe da un sarcofago. La leggenda emerge dal passato. Due secoli prima; giorno di mercato a Cartagena, sole intenso, scintillio del mare in lontananza, voci, musica, colori della pelle.

Ecco l’atmosfera festosa di un mercato caraibico, tra banchetti di coloratissima frutta, odorose fritture, vocianti lotterie, schiamazzo del porto negriero dove alcuni schiavi sono messi in vendita. D’improvviso la fuga di un cane spaventato, sconvolge la scena, il cane morde 4 o 5 persone, tra le quali la marchesina Sierva Maria de Todos los Angeles, recatasi al mercato con la domestica mulatta per comprare i sonagli per la festa del suo compleanno.

Trilogia della città di K

di Agota Kristof

Se apprezzate il genere “noir” ecco una storia che vi piacerà; è stata definita “Una favola nera dove tutto può essere il contrario di tutto”. L’autrice, Agota Kristof, di origine ungherese, non indulge a momenti di sentimentalismo, ci presenta una complessa vicenda, nella quale l’istinto di sopravvivenza dell’uomo viene messo a dura prova nella sofferenza causata dalla guerra, dall’abbandono, dalla solitudine, dal rimorso. Il libro comprende una trilogia dai seguenti titoli: Il grande quaderno; La prova; La terza menzogna.

Nella prima parte conosciamo subito i protagonisti: sono due bambini gemelli, Lucas e Claus (e non è un caso che i loro nomi siano l’anagramma l’uno dell’altro), che scrivono in un “grande quaderno”, la cronaca di una realtà che serve loro per non dimenticare, per affermare e rafforzare la loro identità e sopravvivere all’incubo nel quale la guerra li ha precipitati.

La vita non basta

di Fernando Pessoa

Fernando Pessoa, noto ai più come poeta, è stato definito da un suo conterraneo uno dei più grandi maestri di libertà e di tolleranza mai esistiti; ha lasciato un numero imprecisato di scritti in prosa destinati a giornali e riviste, alcune traduzioni e un’opera teatrale. In questo libro essi sono raccolti per la prima volta insieme, in modo da fornire al lettore un’inedita visione d’insieme della produzione in prosa di Pessoa che finora era sparsa in vari volumi.

L’Autore, figlio della terra Lusitana, scrive durante il primo trentennio del secolo scorso, un periodo di grandi rivolgimenti politici ed economici per gran parte dell’Europa. In questa raccolta leggiamo vari testi nei quali domina l’arguzia, l’ironia, il gusto per la prosa critica, il piacere di stupire attraverso il paradosso. Del resto lo stesso autore dice: “Spiazzare è vincere”.