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Tommaso e il fotografo cieco

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di Gesualdo Bufalino

Un noto artista siciliano in questo periodo commemora la vita e le opere di Gesualdo Bufalino con una pubblicazione multimediale, è una ghiotta occasione per invitarvi alla lettura dell’ultimo libro dello stesso, pubblicato poco tempo prima della sua improvvisa morte. Tommaso, un apatico ex giornalista auto esiliatosi dalla società e dalla sua vita affettiva, sopravvive nel seminterrato di un palazzone del quale è il custode, in una Roma dai contorni non ben definiti.

Il tempo, (un torrido agosto), è scandito in ogni capitolo come pagina di un diario nel quale il nostro protagonista ama far esprimere il suo io profondo. Tommaso dedica il suo tempo libero alla contemplazione/meditazione su una fetta di mondo che osserva attraverso una finestrella ad altezza del marciapiede. Improvvisamente egli diventa spettatore e attore involontario di eventi dal sapore surreale, di azioni paradossali.

Lume Lume

lumelume

Di Nino Vetri

Il titolo e l’immagine di copertina di questo libro ci evocano immediatamente luci e feste mediterranee; non è così. L’argomento ci sorprende, è serissimo, ma raccontato con delicatezza, quasi con leggerezza ammiccante. Questo giovane autore palermitano parla di un contesto di vita quotidiana che si svolge accanto a noi: ci apre una porta sul mondo degli stranieri che vivono nella nostra città.

Quante volte incrociamo per strada un essere umano al quale gettiamo uno sguardo di sfuggita, ma sufficiente ad inquadrare l’individuo nella categoria: “ extracomunitario, marocchino, negro ecc….” La nostra mente riconosce, classifica, archivia, dimentica. Non ci interessa quella vita, il nostro volto assume un’espressione di severa indifferenza e passiamo oltre.

“Lume, Lume” non è quindi un richiamo alle luci scintillanti, ma è il titolo di una vecchia canzone popolare rumena che il nostro autore ha imparato a suonare, ma della quale non conosce le parole.

La ragazza dal volto d’ambra

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Di Leda Melluso

Gli appassionati del romanzo storico si lasceranno affascinare da quest’opera che riporta il lettore a Pelermo felicissima, alla corte di Federico II, in un medioevo in cui altrove la cultura è mortificata dalla fame, dalla superstizione, dalla sete di potere, mentre a Palermo è protagonista presso la corte dell’Imperatore, stupor mundi.

Federico coltiva la letteratura, la musica e la poesia quanto la cultura scientifica, circondato da uomini di potere coltissimi, come Pier delle Vigne e Andrea Filangeri, il suo medico. Una sera, a palazzo, una danzatrice audace, dal volto velato gli si avvicina ed osa rivolgergli la parola. Federico è stregato dal fascino di lei e la vuole con sé nella propria stanza.

Dopo una fugace notte d’amore, l’indomani lei è sparita, custode di un segreto inquietante. Federico scopre che si tratta della figlia di un temibile nemico politico, l’emiro Muhammad ibn ‘Abbad e, spinto dalla paura che si voglia attentare al suo potere, decide di trovare la ragazza ad ogni costo ed eliminarla.

La chioma di Berenice

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Di Denis Guedj

Non saranno solo gli appassionati di storia della Scienza a restare incollati alla lettura di questo romanzo: c’è tutto quanto può appagare il nostro bisogno di Bellezza, di una trama mozzafiato, di ansia di conoscenza. Noi che viviamo in città dove la Bellezza è stata esiliata, sommersi dal caos, dalla sporcizia, dall’inefficienza, ci lasciamo prendere dall’incanto di un’Alessandria d’Egitto al culmine del suo splendore, nel III sec. a. C., mentre era re Tolomeo III Evergete.

Ci spostiamo fra i suoi quartieri in cui si parla non solo greco, pullulanti di commercio, di bettole in cui si esibiscono ballerini e artisti di tutte le provenienze, ma sempre all’ombra dell’imponente Biblioteca, la più prestigiosa di tutti i tempi, navighiamo guidati dal mitico Faro a guardia del porto ed entriamo col batticuore nel meraviglioso Museo.

La balia

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Di Petros Markaris

La vita non fa sconti a nessuno, questo il commissario Kostas Charitos lo sa anche troppo bene, vuoi per il suo mestiere, vuoi per i suoi problemi familiari. Il colpo basso arriva anche da chi meno te lo aspetti ed ecco, per sdrammatizzare la faccenda, un espediente per risollevare gli animi, per elaborare meglio il boccone amaro, questa volta si parte!

Non molto lontano per un greco; un viaggio organizzato a Costantinopoli, o Istanbul o soltanto maestosamente “la Città” per antonomasia. Il nostro autore ci conduce alla scoperta di un mondo solo apparentemente conosciuto, e se abbiamo l’impudenza di pensare di conoscerlo, ecco che si dischiude una problematica molto ben occultata dalla storiografia ufficiale, e soprattutto attualissima sotto tutte le latitudini.

Il tempo invecchia in fretta

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Di Antonio Tabucchi

Niente è più soggettivo del tempo. Dietro le quinte della memoria qualunque scena può mutare in un attimo e qualunque attore, protagonista o comparsa, cambierà ruolo, battute, abiti. La memoria è espressione dei nostri desideri e dei nostri valori e questi sono mutevoli. Il libro ci narra nove episodi nei quali il tempo capricciosamente muta andatura, dal venir giù a rovesci, allo scorrere impetuoso, allo stagnare inerte e insopportabile.

Lo scenario generale è quello di un’Europa del ‘900, di qua e di là dal Muro, con racconti e ricordi in cui l’Autore ha la grandezza di non prendere posizione, di mantenersi terzo, ma è un trucco. Così facendo, in una sola parola, in un gesto da nulla ci fa vivere il suo punto di vista. L’ufficiale reduce dal Kosovo che sulla spiaggia aspetta gli effetti dell’uranio impoverito insegna a una bambina a leggere le nuvole.

Il mondo alla fine del mondo

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Di Luis Sepúlveda

Luis Sepúlveda è uno scrittore cileno che, come dice lui stesso,ha conosciuto il carcere ed è fuggito dall’orrore per raccogliere le forze nella terra di nessuno dell’esilio, ed è ancora uno dei tanti che hanno capito che la lotta contro i nemici dell’umanità si combatte in tutto il mondo a partire dalla difesa del “Diritto alla vita” di tutte le creature esistenti.

Come tutti gli esuli ha maturato un amore infinito per la sua terra e la sua gente. La storia si svolge nel giugno del 1988 a sud della Terra del Fuoco dove il confine tra Chile e Argentina è solo una convenzione burocratica, in quel lembo estremo del pianeta patria di popolazioni autoctone misteriose ormai quasi sterminate, tra le distese infinite dei mari insidiosi, le coste frastagliatissime come denti di squalo, il cielo freddo e lattiginoso, le leggende di navi fantasma e i loro capitani e marinai indomabili.

Acqua in bocca

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Di Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli

Due pezzi da 90 del giallo che insieme fanno un romanzo: una miscela al cui confronto il miscuglio tritolo-dinamite sembra sciroppo per bambini!

Eppure i due amati protagonisti degli Autori, Salvo Montalbano e Grazia Negro, riescono a collaborare, prima a distanza di Appennino “siculo-emiliano”, poi fianco a fianco, tenendoci col fiato sospeso e spinti in una lettura convulsa e inarrestabile fino alla fine non solo da curiosità, ma da vera e propria simpatia, da apprensione per le loro vite, dalla magia degli Autori di “buttarci” in mezzo alla trama.

Suggestioni di Sicilia

Di Maria Laura Crescimanno

"Suggestioni di Sicilia", un libro e un sito che attraversano e raccontano il territorio siciliano e le sue punte d'eccellenza, seguendo il filo degli itinerari a tema. Strade da percorrere in auto, luoghi da non perdere, panorami, passeggiate, città, borghi, musei, parchi naturali, isole minori, spiagge segrete ed angoli di mare, eventi, sapori indimenticabili e prodotti tipici, una selezione della nuova ricettività in resort, B&B ed agriturismi di charme, campi da golf, perfino immersioni subacquee e il boom dei centri benessere. A guidare le scelte dell' autrice, Maria Laura Crescimanno, giornalista di settore, è stata la ricerca della qualità e la selezione delle informazioni in rapporto al giusto prezzo ed il senso del viaggio come scoperta al di fuori dal turismo organizzato. I lettori viaggiatori potranno interagire tramite il sito, dove sarà possibile richiedere di volta in volta aggiornamenti e nuove segnalazioni.

Il canto di Troia

Di Colleen McCullough

Quando la prima volta notai questo titolo in libreria, esso mi incuriosì perché pensavo a quanto potesse essere lontana mentalmente l’Autrice, australiana, da un tema squisitamente mediterraneo. M’accostai alla lettura diffidente, ma curiosissima.

Mi furono sufficienti le prime pagine per capire che tutto era una meravigliosa scoperta di un mondo che credevo di conoscere. L’autrice dimostrò subito una vasta conoscenza della cultura, della storia e dell’archeologia del mondo mediterraneo. Inoltre per la prima volta leggevo, soffocato, in quel contesto, del conflitto tra le donne, eredi dell’antica religione matriarcale e depositarie dei misteri della vita, e la nuova religione patriarcale giunta nell’area mediterranea con l’arrivo delle popolazioni indoeuropee.

I personaggi si raccontano in prima persona: essi conoscono tutto ciò che riguarda la loro esistenza, sono già vissuti, escono uno alla volta da un dipinto fatto di mare, sole, monti, foreste, navi e cittadelle, battaglie e duelli cruenti; ci raccontano la loro verità, e noi che conosciamo gli eventi, accettiamo questa inconfutabile verità.