Gli alunni del Basile: no alla chiusura delle frontiere e al femminicidio

Gli studenti monrealesi protagonisti di due importanti iniziative. LE FOTO

MONREALE, 25 novembre – All'interno della manifestazione "Storie di Libri", che si è svolta stamattina a Monreale, i ragazzi del liceo Basile-D'Aleo, coordinati dalla professoressa Giordano, hanno messo in scena lo spettacolo "Utopia Europa", incentrato sul tema dell'accoglienza, e un flash mob, in occasione della "Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne".

"Utopia Europa" nasce come inno alla libertà degli uomini, al diritto di ogni uomo di vivere senza catene, al diritto di ogni uomo di ricevere aiuto e accoglienza dai suoi simili. I ragazzi hanno interpretato il ruolo di immigrati, forze dell'ordine e cittadini europei. I primi vengono tenuti fuori dai confini con due reti, tenute dalle forze dell'ordine. Al centro dell'attenzione vi sono i cittadini europei che fanno una riflessione sulla chiusura delle frontiere, che tengono fuori l'altro, ma allo stesso tempo chiudono l'Europa dentro se stessa. Significativa è la conclusione dello spettacolo, in cui uno dei cittadini taglia la rete permettendo l'ingresso dei profughi. Grande è stata l'emozione del pubblico, che ha accolto i ragazzi con un lunghissimo applauso.
"Utopia Europa" è stato proposto lo scorso Giugno all'interno della Villa comunale, riscuotendo grande successo. La rappresentazione è nata in occasione di "Classici Contro", un'iniziativa dell'Università Ca’Foscari di Venezia in collaborazione con l'Università di Palermo e dei Licei Classici del capoluogo.

Dopo lo spettacolo, i ragazzi si sono spostati in piazza Guglielmo II dove hanno eseguito un'esibizione in cui si sono alternate prima una performance canora di due alunne, che hanno cantato "Gli uomini non cambiano" di Mia Martini, poi un discorso sul femminicidio in cui si è presentato il movimento femminista "Non una di meno", dopo una danza sulle note di "Break the chain", brano che simboleggia il diritto della donna di non essere vittima delle violenze degli uomini .