La nostra recita sull’umorismo che ci ha fatto tanto ridere

Tanti applausi da parte del pubblico che vi ha assistito

MONREALE, 30 dicembre - Il 18 dicembre scorso, io e i miei compagni, abbiamo fatto la nostra ultima recita di Natale nella scuola primaria. Abbiamo trascorso molti giorni in classe a provare. Eravamo molto contenti di questa recita.

Devo dire che abbiamo passato molto più tempo a ridere che a concentrarci, perché la recita era basata sull’umorismo, e quasi ogni battuta era comica. I personaggi erano; i nonnini, i nipotini e i narratori che spiegavano al pubblico.
La nostra recita è stata comica per il semplice fatto che i nonnini parlavano in dialetto, con battute molto divertenti che entusiasmavano il pubblico che rispondeva con applausi e risate.
E poi c’era l’abbigliamento che era tipico dei personaggi interpretati. I nipotini chiedevano ai nonni se da piccoli facevano anche loro le recite scolastiche. I nonni ricordavano tutto e lo spiegavano ai nipotini, facendo rivivere momenti degli anni passati. Un compagno che rivestiva i panni di un nonno che da piccolo era un po’ più monello, in dialetto diceva: “Ricordu ca eravamu tosti e fermi un sapiumi stare. E i maestri, u iorno prima ri lu spettaculu, a recita u’na vuliunu chiù fare. Ma poi, davanti a tutti, sappimu recitare, cantare e ballare”.
In pratica, i nonni raccontano la loro infanzia e cantano le vecchie canzoni. Durante queste canzoni, su uno schermo, scorrevano le immagini di noi quando, in prima elementare, le cantavamo.
Il finale è stato bellissimo perché, dopo aver suonato alcuni brani natalizi con i nostri flauti, abbiamo riproposto il brano “I will follow Him”, tratto dal film “Sister’s Act”, ed è stato un successone.
Un effetto particolare è stato dato dal nostro compagno batterista che, per l’occasione, ha trasferito nel salone della scuola, l’intera batteria e ci ha accompagnato, in maniera superba, in tutti i canti che abbiamo eseguito.
È triste pensare che quella che si è appena conclusa, sia stata la nostra ultima recita di Natale, come classe… chissà se alle medie ne faremo ancora; ma se anche fosse, non sarebbe comunque la stessa cosa.