Riceviamo e pubblichiamo...
Cari concittadini,
avverto il desiderio di scrivervi apertamente per condividere una riflessione che spero possa guidare ognuno di noi verso nuovi ed ulteriori atteggiamenti di grande responsabilità civica. Abbiamo iniziato questo viaggio, navigando insieme un mare oscuro ed infido che spesso ha insidiato le nostre vite; abbiamo lottato per difenderci da acque tempestose e lo abbiamo fatto consapevoli di quanto fosse pericoloso.
Oggi le condizioni sono mutate e riusciamo a scorgere, in lontananza, un orizzonte che, pur coperto da una coltre foschia, lascia comunque intravedere timidi e caldi raggi di sole. Siamo riusciti a superare questa prima burrasca; non possiamo abbassare il livello di guardia perché in realtà il nostro lungo viaggio è ancora molto minaccioso. Non sappiamo cosa ci attenda, ma possiamo acquisire quella coscienza necessaria per rimodulare e riorganizzare ogni nostro atteggiamento, ogni nostra abitudine al fine di poter trovare un nuovo equilibrio. Saremo costretti a farlo.
Non abbiamo vinto nessuna guerra: abbiamo soltanto cercato di evitarla, perché ancora oggi non conosciamo bene il nostro nemico. Diminuire le restrizioni non significa far finta che nulla sia accaduto; non significa “liberi tutti”, ma vuole essere un avvertimento di importanza inequivocabile in grado di imporre un atteggiamento di rigorosa responsabilità e di rispetto verso chi ha perso tutto. Confido che ognuno di noi tenga sempre a mente quanto dolore e quanti sacrifici abbiamo dovuto sopportare per superare questa prima tempesta. Il destino o Dio ci ha concesso una seconda possibilità: non sprechiamola perché domani non avremo la forza ed il coraggio di reagire.
Continuiamo a rispettare le regole, soltanto così andrà davvero tutto bene!
* sindaco di Monreale