A Monreale c’è via Alberto da Giussano: perché?

Era l’eroe della Lega Lombarda. Non sarebbe meglio celebrare gli eroi di casa nostra?

MONREALE, 11 agosto – Un occhio ce lo abbiamo buttato quasi per caso. E francamente ci siamo un po’ meravigliati. Leggere che a Monreale esiste una via intitolata ad Alberto da Giussano ci ha lasciati abbastanza perplessi.

Si tratta di una sorta di vicoletto, parallelo sia a via Pietro Novelli che a via Antonio Veneziano, dalle parti del Collegio di Maria. Una stradina secondaria, d’accordo, ma che – a parer nostro – con quella intitolazione, assume un significato particolare. Di certo non in positivo.
Con tutto il rispetto per Alberto da Giussano (pace all’anima sua), non crediamo affatto che Monreale necessiti di tramandare nel suo patrimonio culturale, attraverso la toponomastica, il ricordo di un personaggio del XII secolo, per lo più appartenente alla storia di ben altro territorio. Per i pochi che non lo sapessero, infatti, Alberto da Giussano viene ricordato come il personaggio leggendario, forse nemmeno esistito, che partecipò alla mitica Battaglia di Legnano del 1176, nella quale i comuni della Lega Lombarda sconfissero il germanico Federico Barbarossa.
Senza volersi soffermare sul fatto che oggi il personaggio viene brandito come emblema politico dalla Lega, che non a caso viene definito il partito del “Carroccio”, possiamo dircelo francamente: che motivo c’è di celebrare queste figure storiche che, con tutto il rispetto, a Monreale non rappresentano nessuno? Non sarebbe più indicata una seria rivisitazione della commissione toponomastica, finalizzata a intitolare le nostre strade e le nostre piazze ai tanti, tantissimi monrealesi che hanno dato lustro alla nostra cittadina?
Non ci sembra un caso che la stradina in questione si trovi a metà fra via Pietro Novelli e via Antonio Veneziano, il primo un immenso pittore, il secondo un indimenticabile poeta, probabilmente i due monrealesi più illustri della storia.
Questo articolo, quindi, lo pubblichiamo a mo’ di invito. Un invito ad una seria riflessione per celebrare gli eroi di casa nostra, che certo, almeno per quel che ci riguarda, non sfigurerebbero affatto con l’Alberto da Giussano di turno.